Chi evita l’errore elude la vita

Chi evita l’errore elude la vita

17 Giugno 2019 0 Di Cristina Pansera

Quante volte ci auto-limitiamo per paura di sbagliare, per paura che fallire ci faccia sentire inadeguati, incapaci, non all’altezza? Così rinunciamo ai nostri progetti, ai nostri sogni e ci costringiamo a vivere una vita bloccata che si perde in un quotidiano al quale sentiamo di non appartenere, sopravvivendo a noi stessi giorno dopo giorno.

Agiamo spesso come se avessimo sopra di noi un coperchio invisibile che ci impedisce di uscire fuori, di esprimere completamente la nostra unicità, il nostro potenziale. Siamo abituati a pensare che il fallimento sia qualcosa da evitare ad ogni costo cadendo nella credenza che “ fallire voglia dire essere falliti!”

Fallire in qualcosa vuol dire in realtà semplicemente non aver saputo raggiungere in quella circostanza quel risultato. Rompiamo il pensiero che ci spinge a credere che se non siamo stati capaci di ottenere un risultato in un determinato momento non saremo capaci di ottenerlo in futuro. Questo è il retaggio di una vecchia cultura, anche scolastica, dove il messaggio era “ se non sei stato bravo a fare una cosa vuol dire che non sei portato”. Il risultato è che fin da piccoli ci creiamo delle convinzioni limitanti circa le nostre attitudini, le nostre possibilità che condizionano , inevitabilmente, la creazione del nostro futuro.

Le convinzioni sono come la criptonite per Superman, ci impediscono di accedere alle nostre risorse più profonde. Non sapremo mai se siamo veramente capaci di fare una cosa fin quando non ci  daremo il permesso di farla!

Certo l’errore ci costringe a ripensarci, ad uscire dalla nostra zona di sicurezza, a rompere i nostri schemi mentali rassicuranti ma limitanti. Il riconoscere di aver sbagliato, ci fa stare male, ci fa entrare in un tunnel buio dove tutto ci crolla addosso, dove il pensiero di non farcela, di non riuscire si impossessa di noi e la stima in noi e nelle nostre risorse vacilla fortemente. Il pericolo è quello di soccombere ed essere cosi risucchiati in un vortice di paure nel baratro dell’angoscia.

Però come in tutti i momenti di crisi si apre per noi un’enorme opportunità quella di fare un salto evolutivo, di ripensarci, di imparare, di crescere ed evolvere.

Affrontare i nostri fallimenti come momento fondamentale per imparare, per guardarci senza filtri, realmente, riconoscendo le nostre fragilità ma anche sperimentando forze che non avremmo mai sospettato di avere, è un dono prezioso che regaliamo a noi stessi.

Molliamo gli ormeggi legati all’idea di perfezione e dirigiamoci verso scenari imprevisti ed unici allargando la nostra mappa del mondo e regalandoci la possibilità di vivere in modo autentico e vero la nostra vita.

 

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Cristina Pansera, psicologa-psicoterapeutica