Sezze-Priverno, le pastarelle di strutto e… il burro degli ebrei setini

Sezze-Priverno, le pastarelle di strutto e… il burro degli ebrei setini

18 Giugno 2019 0 Di Lidano Grassucci

Paola Di Veroli, preside del Liceo Manzoni di Latina e assessore a Sezze,  mi scrive “guarda Lì, che ci vuole lo strutto per fare le pastarelle”. Io “e certo”. Ma l’articolo era scritto da una “susarola” e lì… Gioco con questa storia da giorni, e col gioco i bimbi si fanno uomini, con la serietà i popoli muoiono in serissime guerre. Hitler era persona serissima, Mussolini se la pure credeva e nessuno dei due ha la mia simpatia, anzi hanno il mio profondo odio e le “persone serie” non mi fanno una buona impressione.

Mentre ci penso e rivedo (ricordo) mia nonna farle con lo strutto, le pastarelle. Mi ricordo che qualche giorno prima mi aveva scritto Ada Di Veroli da Roma. E lei ricordava con convinzione che le migliori pastarelle le fanno Ada e Maria Teresa in via Marconi (già Felice Cavallotti, il nome fascista non mi piace). Precisa, precisa come è, “sia se usano lo strutto, sia se usano (per motivi religiosi) il burro”. Perché Ada è una ragazza erede della piccola comunità ebrea di Sezze, un tempo non piccolissima tanto che Sezze ospita il solo cimitero ebraico del Lazio oltre quello di Roma. Paola stessa al mio racconto stupisce  “le pastarelle kosher“? 

Lo strutto, va precisato, è il grasso del maiale, animale la cui carne che non è concessa mangiare agli ebrei, in tutte le loro varianti di pregare Dio.

Sì, credo che questo bisogno abbia legittimato la variante col burro, mi piace pensare che ci sia stata questa idea.

Quando ho cominciato questi scritti era un giocò di sfottò, oggi scopro che è un viaggio nelle radici di Sezze, Priverno i lepini. Scopro che saperlo è cominciare a farsi gli antidoti contro la banalità di diventare un quartiere dormitorio di una Latina anche essa dormitorio di Roma. La storia delle pastarelle kosher mi riempe d’orgoglio, quante storie in una pastarella

Ps: Ada mi perdonerà, ma a me piace con lo strutto

Foto della visita del rabbino capo Riccardo Di Segni a Sezze con l’allora sindaco Andea Campoli. Foto Il Setino.it. Ringrazio Ignazio Romano per la gentilezza, la foto è sua