Economia circolare a Latina, il modello industriale che mette tutti d’accordo

Economia circolare a Latina, il modello industriale che mette tutti d’accordo

22 Giugno 2019 0 Di Francesco Toldo

Il Polo Pontino dell’Università La Sapienza ha ospitato nel pomeriggio di ieri 21 giugno, “Rinnova“, il II Forum sull’economia circolare. È stato promosso da ABC e dall’assessorato all’ambiente del Comune di Latina. La sala conferenze della Facoltà di economia non era piena: peccato. Perché si è discusso del presente e del futuro del nostro territorio, così ricco di risorse intellettuali. Moderatore il Prof. Giuseppe Bonifazi, ordinario di ingegneria delle materie prime.

L’economia circolare è prima di tutto un modello industriale. Nel 2017 il Ministero dell’ambiente ha pubblicato il documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia” di inquadramento e posizionamento strategico. Non riguarda solo i rifiuti: questi sono l’ultimo anello, sia pure importante, di una catena che si deve chiudere. E che fino adesso non si è ancora chiusa: la “vecchia” economia lineare.

Noi a Latina lo sappiamo bene, visto che ancora il 70% dei rifiuti finisce in discarica, come ricorda Silvio Ascoli, direttore generale di ABC. L’obiettivo dichiarato è il 65% di raccolta differenziata. In tempi brevi si partirà con il porta a porta spinto nel centro urbano di Latina, laddove prevale ancora la raccolta stradale nei cassonetti. Non nei borghi e nelle campagne, in cui per cultura si è sempre fatta economia circolare.

Massimo Centemero, Direttore generale del Consorzio italiano compostatori, lamenta la carenza generale di impianti per il trattamento della frazione organica. E i terreni italiani sono carenti proprio di sostanza organica, evidenzia l’assessore all’ambiente Roberto Lessio che aggiunge:

“Secondo i dati del 2017 abbiamo una media nazionale del 2% di presenza del carbonio organico nei nostri terreni. È ritenuta sufficiente una media del 3%. Abbiamo bisogno di compost di qualità a km 0, per liberare l’agricoltura dal concime chimico. Servono impianti di trattamento pubblici nella nostra provincia.”

D’accordo con lui il presidente della Provincia Carlo Medici e l’assessore all’ambiente della Regione Lazio, Enrica Onorati. La Onorati, inoltre, ribadisce l’attenzione con cui l’ente regionale stia seguendo l’inchiesta per danno ambientale “smoking fields”.

L’Italia si distingue in meglio nel riciclo di carta e cartone, stando ai dati portati da Carlo Montalbetti, direttore generale COMIECO (Consorzio nazionale imballaggi a base cellulosica). Felice intuizione, il sistema dei consorzi, del Decreto Ronchi del 1997.

Così come è felice, fin’ora l’idea, quella lanciata dalla Professoressa Silvia Serranti del Dipartimento d’ingegneria chimica dei materiali. Ovvero il LUMM, Latina Urban Mining Museum. Museo della miniera urbana: i rifiuti urbani sono una miniera da cui ricavare materie prime.

Abbiamo presente quanto oro (e non solo) possiamo recuperare dai nostri onnipresenti pc o smartphone? Di gran lunga superiore a quello ricavabile dalle miniere. Allora chiudiamo questo ciclo. Economia circolare: in ogni caso è work in progress.