I bagni sul lungomare di Latina e la teoria dei sassi che si muovono da soli

I bagni sul lungomare di Latina e la teoria dei sassi che si muovono da soli

24 Giugno 2019 0 Di Eleonora Spagnolo

Tutto inizia con una mail alla stampa e il consueto post su Facebook da parte di LBC. Evviva evviva, abbiamo installato i bagni chimici sul lungomare di Latina. Con tanto di foto. Immancabile l’ironia di Lerciolatinense.

Non è neppure sera, che scorrendo Facebook noto un post di una persona che so avere un figlio disabile e che con un messaggio che è un misto di rabbia e incredulità fa notare come uno di quei bagni sia posizionato su un parcheggio per disabili. Non ci voglio credere. Penso tra me e me.

Poi arriva solerte la spiegazione di Dario Bellini:

“La vile idiozia squadrista è pronta a tutto in questa città.
Ha poca importanza se una persona che ne avrà bisogno non troverà il posto a lui riservato, pazienza se si distrugge una fontanella, un cartello della segnaletica, un cestino:
“Bisogna gettar fango su questa amministrazione a qualsiasi costo!”
ed è questo ciò che muove gentaglia del genere.
Domattina il bagno chimico verrà riposizionato nel giusto luogo”.

Idioti. Sì, idioti si sono caricati il bagno e lo hanno spostato là, sul parcheggio per disabili. C’è qualcosa che non va. Perché proprio non riesco ad immaginare 4-5 persone che si caricano una cassa di legno contenente un gabinetto a spasso per la spiaggia con un malloppo così ingombrante e immagino pure puzzolente. Ho pensato “ma nessuno li ha visti?!“. Boh. Vabbè ma avranno usato un mezzo in grado di caricarsi il bagno. Continua a non tornarmi.

Ho un direttore erudito, gliene do merito. È lui che mi parla della teoria dei sassi che si muovono da soli nella Racetrack Playa, un lago asciutto della Valle della Morte, in California, negli Stati Uniti. Cerco su Google e trovo spiegazioni di illustri scienziati su questi massi che si spostano sulla sabbia. Un misto di ghiaccio e vento, vento debole. Deve essere andata così. Non c’è dubbio. Non c’è neppure il ghiaccio, ma il vento, quello sì. Anche perché nel disegno che lo scienziato fa su una lavagna per esporre le sue teorie vedo una conformazione che richiama la duna. E allora la stessa forza che muove i sassi nel deserto californiano fa muovere i bagni sul lungomare di Latina.

Poi un post di CasaPound Latina su Facebook scombina tutta la mia teoria. Quel bagno è sempre stato là. Altro che idioti, altro che teorie dei sassi. Non è possibile, ripenso, di nuovo. E mi vado a ripescare la mail con l’annunciazione dell’installazione. Bisogna farci caso, ma la foto diffusa da LBC lasciava già intravedere il simbolo del parcheggio per disabili. Non ci ho fatto caso e da osservatore me ne scuso.

Penso alla storia di Aida. Riguardo le foto a confronto. E mi chiedo in tutta questa vicenda chi siano gli idioti.