Sezze, oltre 400 orme di dinosauro nell’ex cava Petrianni

Sezze, oltre 400 orme di dinosauro nell’ex cava Petrianni

24 Giugno 2019 0 Di Fatto a Latina

Nel giorno in cui Sezze si sveglia con la notizia delle dimissioni del sindaco Sergio Di Raimo, quindi costretta a guardare al presente per progettare il futuro, ecco che si apre una finestra sul passato remoto. Nel cuore dell’ex cava Petrianni, all’interno del monumento naturale Fosso Brivolco, sono state riportate alla luce orme di dinosauro, sauropodi e teropodi, scoperte nel luglio del 2003 dalla 13a Comunità Montana dei Monti Lepini, che aveva assegnato l’incarico di ricercare e trovare impronte di dinosauro nel territorio.

Sezze si tuffa nella preistoria

Sabato 22, i cancelli della cava sono stati aperti al pubblico, per l’investitura a potenziale sito archeologico. Si tratta di un’operazione fortemente voluta dagli esponenti dell’amministrazione setina Pietro Ceccano e Sabrina Pecorilli, spinti dalla frenesia dei tecnici della Regione, esperti in questo settore di riqualificazione territoriale.

Diego Mantero e Daniele Raponi hanno introdotto i presenti all’evento “Viaggio nella preistoria. Dai dinosauri alla preistoria dell’uomo”. Le orme – oltre 400 esemplari ritrovati –  impresse nel fango fossilizzato risalgono a oltre 95 milioni di anni fa – terzo periodo dell’era Mesozoica – venute alla luce durante gli scavi nella cava, riportate alla luce per pura casualità.

Va considerato un tesoro di inestimabile valore ciò che é stato riportato alla luce nell’area polverosa dell’ex-cava Petrianni, sia perché si tratta, a oggi, dell’unico sito esistente nell’intera area centro-settentrionale italiana – e, quindi, strumento per l’adunata di studiosi ed esperti da ogni dove -, sia perché, se gestito con cura e oculata lungimiranza, la zona potrebbe tramutarsi in un apprezzato bacino d’utenza turistica.

orma di dinosauro zoom

Primo piano di una delle orme ritrovate nella cava

Non é il solito Jurassic Park…

Per poter raggiungere tali obbiettivi, così come hanno espressamente lasciato intendere Mantero e Raponi, l’area andrà messa in sicurezza e solo in seguito si potrà procedere con la messa in opera di una riqualificazione museale.
Per poter realizzare un piccolo grande parco a tema – certo, nessuno vuol scomodare il Jurassic Park spielberghiano – ci sarà bisogno dello sforzo e della volontà di enti pubblici e privati, a cominciare dall’amministrazione comunale setina che, a onor del vero, oggi ha qualche grattacapo ben più scomodo con cui confrontarsi. Gli antichi sauri hanno aspettato quasi cento milioni di anni per tornare a fare capolino. Ora speriamo che nessuno si dimentichi di loro.