Latina caccia la bellezza, espulsi giocatori, spettatori e ballerine

Latina caccia la bellezza, espulsi giocatori, spettatori e ballerine

4 Luglio 2019 1 Di Lidano Grassucci

Latina caccia il talento. Che strana città quella che non accoglie ma espelle. Eccola Latina che manda i suoi giocatori di pallavolo a Cisterna, perché non ha un palazzetto, che manda via gli spettatori del teatro perché non ha un teatro, e manda via le ballerine perché non ha un posto per farle ballare. Benvenuti nella città dove sempre qualcosa manca, dove c’è il fumo ma si dimentica la sostanza. I pallavolisti giocano a Cisterna, la pallanuoto Latina si “bagna” ad Anzio, gli spettatori vanno a Pontinia e le ballerine a Frosinone. Se vuoi fare tiro vai a Bassiano. Insomma benvenuti nella città che delocalizza anche il tempo libero, il divertimento, la bellezza. Ma di questo mica si parla, si parla di regole e regolatori: come se a Torino avessero cacciato la Juve e il Torino mandate a Novara, se a Milano fossero privi della scala spostata a Monza e tutto tace. Nessuno dice, ed in comune si vantano di avere la raccolta differenziata al 30%, certo hanno rispettato le regole ma anche al cimitero tutti rispettano le regole e non ci sono liti condominiali e incidenti stradali, ma sono morti.

La politica di che parla? Di regoli come alle elementari. Ho visto ballerine danzare a Frosinone, ho visto nuotatori nuotare ad Anzio, tiratori farsi bassianesi, spettatori di teatro perdersi nelle migliare in cerca di un teatro, di un guitto, di un attore sia pure da filodrammatica. Ho visto una città morire, la mia.