Latina chiusa per lavori in corso che non decorrono
4 Luglio 2019Latina è chiusa. L’anagrafe è andata via, e così sia. La biblioteca comunale è chiusa e vanno i ragazzi, per cortesia, a ingegneria. Il teatro? Ci rimettono il marmo, che vuoi che sia, ma non c’è manco uno spettacolo.
Benvenuti a Latina la città che chiude, la città che si sta smontando, la città che, forse, non c’è mai stata. Il centro è senza ragione di andarci, è inutile. E il mercato annonario chi se lo ricorda? Sta dove doveva stare per un poco e pare doverci stare per sempre. E il Giacomini, una scritta anni ’70 foglie morte sul portone, qualche vecchia pubblicità e calcinacci dal cielo. Per tacere delle vecchie autolinee che sotto hanno una opportunità e sopra nulla che si possa fare. E in via Diaz sotto i portici già vuoti, chi se lo ricorda Castagnina e i suoi libri usati? E l’ex Step?
Il resto, sono cose così. Domani sarà bellissimo, dicono, oggi è così triste.
Eppure ci ho visto dei ragazzi giocare, ci ho visto delle persone sperare, sempre di meno sempre più soli. Non ci sono manco i gatti che pare pure i topi sono andati altrove: benvenuti a Latina la città che non c’è, o forse non c’è mai stata.
Il portone d’ingresso della biblioteca chiusa
Latina sembra una città in decadenza dopo aver vissuto antichi splendori ed aver toccato il suo apice…il problema è che Latina non ha vissuto ancora splendori o apici di sorta. Il potenziale e la bellezza ci sono tutti. Chi può fare qualcosa per svegliare Latina dal suo torpore lo faccia e lo faccia presto. Prima che sia troppo tardi.