Cisterna Film Festival, una poltrona per guardare il mondo

Cisterna Film Festival, una poltrona per guardare il mondo

18 Luglio 2019 0 Di Luca Cianfoni

Parte oggi 18 luglio la quinta edizione del Cisterna Film Festival che terminerà domenica 21 luglio. Il Festival Internazionale del Cortometraggio da cinque anni a questa parte attira sempre più persone da fuori oltre che la cittadinanza cisternese. La location come sempre è il chiostro di Palazzo Caetani, gli ospiti sempre tanti.

La nascita del Cisterna Film Festival

Cristian Scardigno e Marianna Cozzuto, sono due cittadini cisternesi, che dal 2015 portano nella città pontina i grandi cortometraggi nazionali e internazionali. Il primo direttore artistico della rassegna, la seconda direttrice organizzativa, sono ormai due baluardi della cultura dello spettacolo a Cisterna. Loro da anni ormai, seminano in questa terra di ex palude, il seme del cinema e del teatro che piano piano portano sempre i loro frutti.

Spiega Cristian:

“Abbiamo iniziato, perché volevamo fare qualcosa qui nella nostra casa, senza essere sempre profeti in patria altrui. Io avevo già l’esperienza da direttore artistico e mi sono rivolto a Marianna, perché qui a Cisterna è sempre riuscita ad organizzare bellissimi eventi culturali. Unendo le nostre capacità è nato il Festival”.

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Cristian Scardigno, direttore artistico del Cisterna Film Festival.

Cisterna Film Festival, una pazza idea

In una città da tutti pensata come piccola ma che piccola non è, fare un festival di cortometraggi quando manca un cinema, è idea veramente da folli, ma Marianna direttrice anche di Mobilitazioni Artistiche, è tenace.

“Lavorare sul territorio dà risultati a lungo termine. Se semini bene, se sei costante e non abbassi mai il tiro, prima o poi i frutti si raccolgono e devo dire che con il Festival sta succedendo questo. Le persone quest’anno lo stanno aspettando, ci tengono, sentiamo molto amore nei nostri confronti e questa è una delle grandi soddisfazioni di organizzare questi eventi.”

L’educazione cinematografica anno dopo anno

La qualità della rassegna e la sua breve longevità ha fatto sì che non solo la cittadinanza, ma anche i comuni limitrofi, compresa la divoratrice Roma, si accorgessero di quest’oasi di spettacolo che sta crescendo a Cisterna. L’operazione culturale che è riuscita benissimo a Marianna e Cristian è quella di educare il pubblico al buon cinema grazie a questo Festival. La partecipazione che sono riusciti a creare nel pubblico e il coinvolgimento che hanno saputo trasmettere a coloro che li hanno incontrati e che tutt’ora incontrano è incredibile. Lo racconta Cristian.

“Inizialmente la gente passava e restava poco, si fermava perché eravamo la novità. Ora siamo una certezza e si è creata un’attesa e un prestigio intorno al festival anche tra chi il cinema lo produce e lo distribuisce. Noi ad oggi siamo riusciti a diventare una delle mete più ambite a livello nazionale dai registi che vogliono far conoscere i propri corti o dai distributori che vogliono assolutamente essere qui da noi. Questo è un grande attestato di stima e di soddisfazione, per me, per noi per il festival”.

Non solo cinema e tanta sperimentazione

Il festival poi non è solo cinema ma anche fotografia e quest’anno al proprio interno il Cisterna Film Festival ospiterà la mostra di Simone Olivieri. La rassegna poi è l’occasione per poter guardare corti sperimentali che difficilmente si riuscirebbero a vedere perfino in un museo. Come racconta Marianna:

“Stiamo vedendo che con l’andare degli anni il pubblico affina le proprie capacità e riesce perfino a riconoscere i vari stili di cinematografia che di volta in volta proiettiamo: francese, spagnolo, asiatico e così via.”

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Marianna Cozzuto, direttrice organizzativa del Cisterna Film Festival.

Le persone hanno voglia di cinema

“Stiamo vedendo, che le persone vengono cercando il cortometraggio particolare per apprezzarne la bellezza o anche per criticarlo nella maniera più libera possibile”.

Questa la tesi di Cristian.

Un anno interno di preparazione portano alla realizzazione di quattro serate intere, piene di cortometraggi, intense, colme di emozioni. Uno sforzo enorme portato avanti con passione e forza di volontà. Ad arricchire quest’edizione sarà anche un workshop dalle 16.00 alle 19.00 che si terrà oggi pomeriggio presso la Sala delle Statue del Palazzo Comunale di Cisterna. A tenerlo sarà Sonia de la Antonia, co-protagonista del cortometraggio “El niño que querìa volar” di Jorge Muriel, vincitore della sezione “Next Generation” del 2019. C’è ancora però da migliorare e l’obiettivo che si pongono Cristian e Marianna è grande.

“Portare il festival ad avere una programmazione più ampia, che non copra solo la sera, e che non abbia solo il chiostro di Palazzo Caetani, che resta la nostra caratteristica e il nostro punto di forza, come luogo dove proiettare. Per fare questo però ci vuole un cinema, struttura che aiuterebbe molto il nostro festival a crescere”.

Alimentare la cultura è facile, basta partecipare

Il Cisterna Film Festival è una bellissima realtà culturale di Cisterna di Latina che va aiutata con la presenza e la partecipazione alla rassegna, La rassegna cinematografica rappresenta infine anche un po’ la voce della cultura cisternese, che vale e ha tanto da dare e che ogni anno d’estate si proietta nel chiostro con il sogno di raggiungere le stelle sopra la propria testa.

Buon festival e buona visione.