I ciclopi pontini che avevano per gatti i secolari e il mistero delle mura… ciclopiche

I ciclopi pontini che avevano per gatti i secolari e il mistero delle mura… ciclopiche

25 Luglio 2019 0 Di Lidano Grassucci

Perché c’è il serpente secolare? Perché ci sono i giganti. Si i giganti. Vedete è singolare che la leggenda del secolare, o la sua verità, sta dentro un posto dove, oggettivamente, ci sono “manufatti secolari”. Per chi va a caccia di misteri sa che se parti dall’acropoli dell’antica Circe, passi a Sezze, poi a Norma, poi a Segni e via fino ad Anagni, a Cori, a Terracina trovi muri di pietre giganti. Mura ciclopiche, dei ciclopi.

Pietre giganti così perfette che paiono messe come i mattoncini Lego ad incastro preciso e per farlo o avevi gru gigantesche, o mani di giganti. Se c’è stato un mondo di grandezza diversa, perché non è possibile una sua sopravvivenza? Del resto Ulisse disse di aver avuto a che fare con Polifemo che era un gigante, e la scena di Ulisse che acceca Polifemo, una gigantesca scultura, è stata trovata a Sperlonga nella villa di Tiberio. Che i romani conservassero il ricordo di antichi e giganteschi abitanti di qui? Che volessero, con quel blocco scultoreo, fare un monito a quei grossi esseri. Sta di fatto che molte delle grandi città di mura sono abbandonate, l’antica Circeo e Norma, altre hanno avuto edificazioni piccole su basi giganti (Sezze, Cori). Tra i contadini c’è la memoria del grande serpente, c’è l’idea di pietre enormi. Sotto l’auditorium Costa a Sezze c’è una pietra con una misteriosa scritta “beato chi mi rivolta”. Chi può averla scritta e chi era così forte da averla posta lì a guardia del… boh, a guardia.

Strano che un serpente secolare sia dove sono mura secolari, civiltà secolari, e giganti. Chissà perché si narra che Ercole (e non un geometra romano come hanno detto “dotti” privi di fantasia e amore a Sezze a settembre scorso) ha fondato Sezze insieme ai ciclopi, come Norba, come il Circeo. Ciclopi che avevano, come oggi noi abbiamo i gatti per acchiappare i topi, i secolari per compagni di tempo lungo.

Sarà vero tutto questo? Ma perché non poter pensare che altro c’è stato da questo aver tutto spiegato che ci sta portando a non aver più voglia di cercare.

Del resto l’uomo di Neanderthal in Italia non ci doveva stare, invece un signore di Roccagorga ne ha trovato i resti nella grotta Guattari al Circeo. E i dinosauri? Dicevano che l’Italia era geologicamente troppo giovane per averne visti, ora sappiamo che passeggiavano alla cava di Petrianni appena sopra il Brivolco a Sezze Scalo, e l‘uomo a phi dell’Arnalo del Bufalo a Sezze non è un uomo alto con un grande occhio, un ciclope

Leggende, o verità che il tempo fa nebbia, ma è bello pensarlo mettendo in fila mille storie per questo unico vero mistero, perché siamo qui. Io credo che siamo qui per vedere l’ippogrifo.

 

Foto mura ciclopiche di Sezze con sopa gli edifici di pietre piccole posteriori (foto Il Setino di Ignazio Romano)