Il gruppo Facebook “sei di Latina se la ami” compie cinque anni

Il gruppo Facebook “sei di Latina se la ami” compie cinque anni

27 Luglio 2019 0 Di Emilio Andreoli

Il gruppo Facebook più seguito in città “sei di Latina se la ami” compie cinque anni. Da poche centinaia di iscritti nel 2014, oggi ne conta undicimila e cinquecento. Un bel traguardo direi. Tutte le testate giornalistiche online, godono del nostro spazio per pubblicare le notizie di attualità. Magari un “grazie” sarebbe stato gradito, ogni tanto…   

Era un afoso pomeriggio di luglio, cinque anni fa. Il rumore del condizionatore mi faceva compagnia, mentre accendevo il pc. Nel frattempo avevo sentito uno squillo di notifica sul cellulare, era il mio amico Mauro Corbi, lo avevo conosciuto su Facebook e da virtuale era divenuta un’amicizia reale:

“Emi’ guarda cosa sta succedendo nel gruppo “Sei di Latina se”, l’amministratore lo sta chiudendo, eravamo quattromila fino a stamattina, e ora siamo meno di duemila”

Intanto mi ero collegato su Facebook e avevo avuto la conferma del messaggio appena ricevuto. Ancora una notifica sul cellulare, era l’altro amico, Fabrizio Nicosia, conosciuto sempre virtualmente, poi anche lui si era materializzato e l’amicizia divenuta vera. Pure lui, nel messaggio, aveva espresso le stesse perplessità di Mauro.

Stava andando tutto perduto, migliaia di amicizie, perlopiù virtuali, e foto storiche, raccolte per ben due anni. È vero, quel gruppo aveva preso una deriva casalinga e si era snaturato. Le foto negli ultimi mesi erano solo di biancheria stesa, di piatti del giorno, di zii e nonne in pigiama sul divano di casa. Ma noi, imperterriti, insieme a pochi altri, come Gianmarco Montemurro, Aldo Lendaro etc etc appassionati della storia del nostro territorio, avevamo continuato a pubblicare foto storiche inedite.

Quel pomeriggio divenne convulso, telefonate, messaggi, tentativi di post per capire, ma non c’era più tempo, dovevamo agire:

“raga’, dobbiamo sbrigarci creiamo un gruppo nuovo e cerchiamo di trascinarci dentro gli amici ancora non espulsi e le foto rimaste. A me è venuto in mente questo nome “sei di Latina se la ami” perché se senti l’appartenenza ad un luogo lo devi per forza amare”

Dei primi ne salvammo circa quattrocento, di foto purtroppo nessuna. Cominciammo così quella nuova avventura da amministratori del gruppo. Tre amici, anche con vedute diverse, ma con lo stesso obiettivo: approfondire la storia del nostro territorio, della nostra città e dei personaggi che l’avevano vissuta.

Fabrizio, Emilio e Mauro, amministratori del gruppo Facebook “sei di Latina se la ami

Applicammo da subito un regolamento rigido, scritto democraticamente a sei mani. Niente politica, pubblicità e linguaggio volgare. E così è stato, e forse il segreto del successo del gruppo è proprio questo, far rispettare le regole, senza mai abbassare la guardia.

In questi cinque anni sono stati organizzati diversi eventi: visite nei musei della città, visita guidata alle idrovore di Mazzocchio, gita sul fiume Cavata in canoa, ma anche cene conviviali e un concerto di chitarra classica del maestro Massimo Gasbarroni. Abbiamo fatto sondaggi, appelli per una raccolta di medicinali da mandare in Africa.

Forse la cosa che ci ha reso più felici è la manifestazione di affetto ricevuta dai concittadini che, per varie circostanze, vivono lontano da qui, alcuni oltreoceano. Abbiamo cercato di far sentire loro la città più vicina. Ovviamente ci sono stati anche periodi difficili da gestire, come quello delle elezioni comunali, ma ormai è acqua passata. Ora il gruppo conta circa undicimila e cinquecento iscritti di cui diecimila attivi. Quasi il dieci per cento della popolazione di Latina.

Sembrerebbe una banalità, ma dietro c’è un lavoro enorme, soprattutto di moderazione e di controllo. Il controllo nasce dalle richieste di ingresso al gruppo. Ogni profilo viene verificato, messo sotto la lente d’ingrandimento e poi condiviso tra noi amministratori. In cinque anni sono stati espulsi e bloccati cinquecento profili per non aver rispettato le regole. Per chi non è iscritto al gruppo e voglia farne parte, basta rispondere a una semplice domanda:

“Accetti le regole del gruppo ed in particolare che non sono consentiti post pubblicitari e politici?”

Abbiamo raccontato, e continuiamo a farlo, la storia della nostra giovane città, ma anche del periodo precedente la bonifica. Piano piano ci siamo aperti pure al resto dell’Agro Pontino, da Aprilia al Garigliano e il nostro intento è quello di approfondire, sempre più, la storicità del luogo dove viviamo.

il Palazzo M con la torre e l’aquila, prima della guerra.

Da alcune foto private, pubblicate dagli iscritti, sono stati aggiunti tasselli importanti, tanto che siamo stati invitati, diverse volte, dai responsabili della “Casa dell’Architettura” soprattutto quando l’amico Gianmarco Montemurro è riuscito ad entrare in possesso della foto del Palazzo M, quando prima della guerra aveva una torre centrale con un’aquila posta in cima, che pareva essere solo una leggenda.

Ovviamente non sono mancate le critiche in questi anni, qualcuno c’ha detto che eravamo fascisti, altri che eravamo comunisti, in realtà siamo solo delle persone libere, appassionate dalla storia della nostra città, il resto ci rimbalza.