È di nuovo crisi in Corden Pharma: rischio licenziamenti

È di nuovo crisi in Corden Pharma: rischio licenziamenti

30 Luglio 2019 0 Di Eleonora Spagnolo

Nuovo scenario di crisi per la Corden Pharma. Per i lavoratori dell’azienda farmaceutica tra Latina Scalo e Sermoneta, torna l’incubo del licenziamento collettivo. È quanto fanno sapere i sindacati Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil, e Ugl Chimici.

Le organizzazioni sindacali lo hanno appreso a seguito di un incontro con l’azienda che si è tenuto stamattina. L’appuntamento sarebbe dovuto servire ad illustrare l’andamento dell’iter del concordato e dell’accordo firmato a gennaio 2019 con cui furono scongiurati i licenziamenti e avviata la cassa integrazione straordinaria.

“L’azienda ci ha comunicato che nell’eventualità che il piano di esubero basato sulla non opposizione previsto nell’accordo non dovesse portare i risultati sperati, la Corden, compatibilmente con gli aspetti tecnici, aprirà una nuova procedura di licenziamento collettivo”.

Questo quanto annunciano le quattro sigle sindacali. Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil, e Ugl Chimici si sono opposte a questa prospettiva, annunciando il coinvolgimento delle istituzioni per valutare l’utilizzo di altri ammortizzatori sociali, invitando Corden Pharma a non ostacolare questa procedura.

Corden Pharma ha giù usufruito dei 24 mesi di cassa integrazione previsti per legge (12 di cassa integrazione ordinaria e 12 di cassa integrazione straordinaria). Adesso starà ai sindacati chiedere di poter usufruire di altri 12 mesi di cassa integrazione straordinaria.

Crisi Corden Pharma

L’azienda di Latina Scalo, ex Bristol Myers, aveva aperto un concordato in continuità a novembre dello scorso anno, depositando il piano concordatario e di ristrutturazione lo scorso 12 maggio. L’obiettivo iniziale era risanare l’azienda. I giudici avrebbero dovuto avallare l’omologa del concordato, ma le ferie stanno causando ritardi. Nel mentre i lavoratori restano sospesi.

A gennaio era stato trovato l’accordo sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico che prevedeva cassa integrazione straordinaria per 400 lavoratori. I dipendenti hanno dovuto subire anche il taglio dello stipendio, a fronte della promessa di investire 35 milioni di euro in 4 anni per rilanciare l’azienda.

Le misure adottate avevano permesso di evitare il licenziamento di 188 lavoratori. Ma l’accordo prevedeva comunque il licenziamento su base non oppositiva. A quanto parte i vertici di Corden Pharma sono lontani dai risultati sperati e ciò sta riportando a vivere una nuova crisi.