Pure Conte “boccia” la statua di San Lidano al Belvedere

Pure Conte “boccia” la statua di San Lidano al Belvedere

20 Agosto 2019 0 Di Lidano Grassucci

Non so come mi vengono, sarà il caldo o l’amore che non riesco a fermare per il paesello, ma quando Giuseppe Conte ha detto rivolto a Matteo Salvini, “una cosa personale, te la debbo dire: non si usano simboli religiosi in politica”, sono sobbalzato. Un lampo, una visione chiara, non ci potevo pensare prima perché pensavo che con i preti che volevano pure essere re e stato avevamo messo fine il 20 settembre 1870, quando liberammo Roma dalle sottane, dal medioevo, e la facemmo italiana e libera (Sezze con lei). Invece mi sbagliavo, esiste ancora una politica che usa la religione per il potere, che ne abusa i simboli. La religione è cosa della coscienza, potere zero, invece c’è una idea della politica di potenza che passa per la religione. Ed ecco spiegato l’arcano della statua di San Lidano in comodato d’uso alla comunità da piazzare al bel vedere di Santa Maria. E’ non prova di credenza, mi chiamo Lidano, e la cosa duole, ma prova di potenza. Chi crede non ha bisogno di idoli: “ Non vi farete idoli , non vi eleverete immagini scolpite, nè statue e non collecherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure , per prostrarvi davanti ad essa , perchè io sono l’Eterno , l’Iddio vostro …. ” Isaia. Conte certo se la prende con Salvini che bacia crocefissi, vangeli e rosari, ma la Fede è la pietà per chi ha bisogno, non essere baciapile. Lidano è santo umile monaco, è santo di frontiera se voleva il potere andava in curia a Roma, non nelle paludi malariche e infedeli. Ecco, la politica e la religione sono due cose diverse e nelle piazze ci va la libertà, lo spazio aperto non la certificazione del potere “in politica non si usano simboli religiosi” e San Lidano sta nella chiesa.

Faccio appello ai laici del Consiglio comunale, con i simboli religiosi non si fa politica.

 

“Processione di San Lidano” è del pittore danese Kristian Zhartmann