Storie d’agosto/ Intorno alle parole

Storie d’agosto/ Intorno alle parole

30 Agosto 2019 0 Di Lidano Grassucci

Le parole… sono suoni che non significano nulla se non significanti, come grida nella foresta che “dichiarano” ci sono. Ma le parole. se i suoni modulano come musica e si incrociano con alte parole, non per caso ma per incanto, fanno nascere un fiume che va al mare.

Il discorso e’ dire scorrendo, se trova un altro discorrendo si fa dialogo e una parola dopo l’altra entri in un libro di avventura. Vedi fiumi e cieli, pirati e maghi, fate e cardinali, amori e odi, guerre e lunga pace.

Ma sempre una parola alla volta che insieme non hanno senso. Le parole non sono la bocca aperta di chi da Borgo stretto e buio vedeva l’immenso di San Pietro e la luce della piazza senza confini.

Le parole sono i vicoli stretti e bui, ma vivi e vividi, che non vedi l’angolo prossimo. Una parola alla volta, una dopo l’altra senza copione senza copiare. Le parole non sono semi gettati a pugno nei campi, ne sale da mettere nell’acqua della pasta. Sono una per una, sono grani di un rosario che non è una nenia.

Non sono ossessioni del mantra, ma scoperta che non aveva eguali e uguali non avrà, sono vene d’oro che si esauriscono risalendole e non ce ne sarà più.

Ma a differenza dell’oro non hanno la luce quando escono al sole, ma l’animo dei dialoganti quando si scoprono. Parola, dopo parola, lettera dopo lettera, letteralmente, letterariamente.


Ai bimbi inizi con c’era una volta e non si sa mai se c’è ancora ma dopo inizia sempre una storia: di orchi o di eroi, ma una storia. Le persone sono nascoste dentro anime mute che non sono, poi parlano ed è come se iniziasse il suono del piano, mani affusolate sui tasti i tasti a scuotere corde e corde a far giochi di quei suoni tra essenze d’alberi che tornano vivi.


Le parole sono scosse all’anima che fa musica e senti. Puoi suonare di rivoluzioni, di dolori, di sorrisi, di amori, di amicizie, di eroismi e tradimenti. Ma parola per parola.

Il silenzio? E’ monade che non sa.