Caporalato, la rivolta degli onesti

Caporalato, la rivolta degli onesti

15 Ottobre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Ma cosa sta succedendo nei nostri campi, cosa accade li dove c’è chi lavora per darci da mangiare? La cronaca si riempie di fatti brutti, di sfruttamento come se Giuseppe Di Vittorio non fosse mai esistito, solo che gli sfruttati non parlano pugliese o setino, ma dialetti del Gange. Ma, consentitemi, Di Vittorio c’è stato e dentro le cose brutte ci sono i fiori, c’è quel riscatto tenace di cui son capaci gli ultimi per la forza che hanno di affiancare i primi che nella loro arroganza pensano che nessuno li schioderà dai loro privilegi. I figli degli sfruttati studiano, i figli degli sfruttatori troppo spesso pensano alle vie facili della prepotenza. Da qui un mondo che va anche letto per domani, fuori dagli odi di oggi. Ma lo sfruttamento in agricoltura non è la regola, è la malattia, perché i contadini sanno della fatica e della fame perché l’hanno provata sulla loro pelle e non la trasferiscono nella pelle degli altri. Nasco in questo mondo dove il lavoro coincideva con la fatica e per questo ospito il documento congiunto tra Coldiretti e Confagricoltura che Mauro D’Arcangeli (nella foto), direttore di Confagricoltura Latina mi ha mandato. Perchè ci sono sfruttati e sfruttatori, ma ci sono anche persone per bene.

Confagricoltura e Coldirettii ,le organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative del comparto agricolo della provincia di Latina, stigmatizzano i comportamenti sconcertanti sui fenomeni di caporalato che hanno visto coinvolti un imprenditore agricolo e caporali della stessa etnia degli sfruttati. Le associazioni agricole ritengono che tali atteggiamenti da condannare senza mezzi termini non debbono però assolutamente penalizzare la stragrande maggioranza delle imprese agricole sane e rispettose delle norme. Imprese che subiscono concorenza sleale e che tutti i giorni si adoperano per portare cibo sano e di qualità sulle tavole dei consumatori e si distinguono sui mercati nazionali ed esteri.