Latina e quella ipocrisia di Montello

Latina e quella ipocrisia di Montello

21 Ottobre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Lo sanno anche i sassi che la discarica di borgo Montello riaprirà. Non era certo uno che aveva i soldi da buttare il privato che ha acquistato l’ex impianto del Comune di Latina, pardon di Ecoambiente, per oltre 2 milioni di euro, poi c’è l’invaso Indeco che se non coltivato verrà abbandonato.

Leggo che il sindaco Damiano Coletta e Roberto Lessio sono andati in regione a dire un “no senza condizioni alla possibilità di riattivazione degli impianti”. E quando il “no è senza condizioni” in politica vuol dire: io l’ho detto ma i cattivi sono loro e “fate di me quel che volete”. L’allora sindaco Ajmone Finestra si mise a fermare i camion all’ingresso dell’impianto, iniziativa audace, pure futurista: ma D’Annunzio Fiume la prese, dopo l’azione di Finestra tutto resto tal quale.

Roma è invasa dai rifiuti le soluzioni adottate sono come curare con l’acqua zolfa il cancro, prima o poi qualcuno dovrà operare e operare significa aprire le discariche in attesa di fare una rete “civile” di termovalorizzatori, il resto è retorica pure stucchevole.

«I lavori di manutenzione programmata del termovalorizzatore di Acerra sono terminati. L’impianto è operativo con qualche giorno di anticipo rispetto al previsto. Ma questo non l’avete trovate scritto e riportato da nessuna parte». Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

A problemi seri si rimedia non con la filosofia ma con risposte razionali, a Latina la demagogia su Montello è seconda solo all’immobilismo di tutte le giunte da Finestra in poi: se produciamo rifiuti non possiamo non smaltirli e riciclare è virtù ma non basterà mai. Il resto… campagna elettorale.