Pd-Lbc la rottura, perdere per esser puri

Pd-Lbc la rottura, perdere per esser puri

1 Novembre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Non se ne farà niente, ciascuno terrà la sua purezza e nessuno avrà in mano la fiche per giocare un’altra mano. Le cose non sono ferme, si muovono e se non muove il fronte progressista la mano passa agli altri. Coletta e il Pd stanno perdendo una possibilità, potrebbero prendersi la scena, rischiano di fare le comparse. Ci vuole coraggio, tanto, ci vuole il rischio di contaminarsi, di perdere ma è l’unica possibilità per giocare a vincere.

Ora il nodo sono i nomi, ma è il percorso il problema. Manca un anno e mezzo al voto, se togli la fase di campagna elettorale siamo ad un tempo non breve, brevissimo è in questo tempo brevissimo che devi cambiare la prospettiva, devi fare di Lbc un partito che si mischia a rischio di prendere il raffreddore, e del Pd un partito che riapre le sue fila che si fa piazza grande, che si incuriosisce di una società che muta e tu non puoi restare eguale. Serve il dibattito interno? Certo che si anche duro, ma deve restare fermo comunque un valore comune.

Coletta non può scegliere gli assessori del Pd, ma può determinare con loro la politica di questo tempo. Può chiedere la mobilitazione per il teatro, la determinazione di un piano di sostegno ai ragazzi che da noi sono ancora tanti per farsi opportunità di crescita. Il Lazio è la regione italiana più innovativa in ambito europeo, noi siamo la provincia più giovane demograficamente del Lazio, giochiamo questa carta. Servono infrastrutture culturali, la banda larga, serve pensare domani in un mondo che si sta trasformando. Contaminarsi con idee nuove: un grande polo di formazione che integri scuole pubbliche, università, scuole militari (scuola di volo del Comani dell’aeronautica militare), il centro di addestramento della artiglieria contraerei, i centri sportivi delle varie armi, sistemi di formazione professionale, istituti di alta formazione musicali dal conservatorio al Campus internazionale di musica. Ma è una mia idea se ne avete un’altra e figa seguitela, ma bisogna scommettere su di un altro futuro. I nomi contano se sai come cambiare, come rilanciare.

Resta all’esempio automobilistico: se Renault ha fatto saltare l’accordo con Fiat, non è che il mondo era fermo e Fiat si è accordata con Peugeot ed ho ora Regiè ha un competitore pericoloso, poteva essere il giocatore dal pieno dei gol.

La politica non perdona le occasioni perdute.

Ma naturalmente ciascuno rimarrà nella sua purezza, si farà eroe della sua idea ma gli eroi abbondano negli eserciti sconfitti.

 

Una scena del film «La guerra dei Roses»