La grande guerra, i ricordi nel libro di Achille Giorgi

La grande guerra, i ricordi nel libro di Achille Giorgi

4 Novembre 2019 0 Di Fatto a Latina

Oggi ricorre la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate. In tutta Italia corone d’alloro vengono deposte in ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per la patria nell’anniversario della fine della prima guerra mondiale. A Priverno le celebrazioni sono iniziate questa mattina con la cerimonia dell’alzabandiera nel Sacrario dei decorati, all’angolo tra via Salvo D’Acquisto e via Torretta Rocchigiana.

Alla deposizione della corona d’alloro oltre alle autorità civili e militari sono state presenti anche diverse classi degli istituti scolastici di Priverno. Dai bambini più piccoli della scuola dell’infanzia a quelli degli istituti superiori, si sono uniti poi in corteo per rendere omaggio al Monumento ai Caduti nella piazza del Comune.

La grande guerra. Un libro per parlarne dopo il quattro novembre

Oltre alle cerimonie per rendere omaggio a questi uomini, il Comune di Priverno ha incluso in questa settimana la presentazione di un libro di ricordi della grande guerra ascoltata dai racconti dei nonni dell’autore che l’hanno combattuta direttamente.

Sabato 9 novembre alle 17, nella Sala consiliare del Comune di Priverno, si parlerà del primo conflitto mondiale con la presentazione del libro “I nonni e la grande guerra. Ricordi ed emozioni di un bambino” di Achille Giorgi.

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L’autore, al suo primo libro, ha riversato in questo testo il ricordo e le emozioni provate nell’ascoltare  il racconto dei suoi nonni che hanno partecipato alla prima guerra mondiale.  Quello che hanno vissuto, a volte lasciando trapelare agli occhi di Achille bambino, anche quello che hanno provato nei momenti più duri. L’autore con questo libro ha voluto lasciare traccia di questi racconti che ha ascoltato di persona perché non venissero persi.

Oggi, da nonno, ricorda con grande affetto quei momenti davanti al camino a cercare a volte di tirar fuori le parole, davanti a silenzi improvvisi di chi la guerra l’aveva vissuta sulla propria pelle ed era riuscito a tornare a casa.

Un libro che l’autore pensava di scrivere da diverso tempo e che lascia un quadro, oltre della guerra, anche di quello che era la vita nelle case negli anni ’60/70, case di contadini e di muratori.

Dall’uccisione di un austriaco per salvarsi la vita, la disfatta di Caporetto, la vicenda di Fiume con Gabriele D’annunzio, i racconti dei due nonni si intrecciano e danno una idea di quello che è stata la guerra per chi l’ha combattuta, filtrata ad un bambino prima e ad un adolescente poi che ascoltava.