Cisterna, c’è la delibera, la Casa della Salute si farà

Cisterna, c’è la delibera, la Casa della Salute si farà

15 Novembre 2019 0 Di Luca Cianfoni

È stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Cisterna di Latina la delibera per l’individuazione del luogo in cui far sorgere la Casa della Salute, Carturan: “Grazie a tutto il consiglio comunale per questo gesto di unità”.

Casa della Salute a Cisterna, ora inizia il percorso

Grazie alla delibera approvata oggi dal consiglio comunale, già da settimana prossima possiamo metterci al lavoro per iniziare l’iter progettuale per la costruzione della Casa della Salute a Cisterna di Latina.

A dirlo è il direttore generale della Asl di Latina Giorgio Casati che invitato dal Sindaco in un consiglio comunale straordinario convocato ad hoc, ha risposto a tutte le domande dei consiglieri comunali fornendo molti chiarimenti sul caso PPI e sulla futura Casa della Salute di Cisterna. L’area individuata per la costruzione della struttura sanitaria è quella in via delle Regioni, di fronte la Caserma della Guardia di Finanza.

I tempi sicuramente non saranno brevi – ha continuato il direttore generale della Asl – dato il fatto che la Casa della Salute di Cisterna è l’unica struttura che dovrà essere costruita da zero, al contrario delle altre in provincia che invece hanno bisogno solo di ampliamenti o ristrutturazioni.

Il progetto della Casa della Salute, come ribadito in consiglio comunale da più voci, non costerà nulla al comune pontino, poiché la spesa verrà completamente coperta dalla Regione. Si tratta solo di capire cosa conterrà questa nuova Casa della Salute e quali sono i fondi previsti dell’ente regionale per la costruzione.

Il ricorso e le piccole polemiche

Nonostante l’approvazione della delibera all’unanimità, qualche piccola polemica è stata sollevata da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle e della Lega. Elio Sarracino infatti ha contestato all’amministrazione la decisione di fare dei controlli a questo progetto a cadenza annuale, proponendo invece un confronto ogni sei mesi, aggiungendo inoltre di essere preoccupato per la rimodulazione del PPI in PAP. Su quest’ultimo punto anche la Lega ha chiesto chiarimenti con il consigliere Nardi, il quale ha cercato di capire quali saranno le differenze nel trattamento dei codici rosso tra il servizio erogato adesso e quello invece che andrà in funzione dal 1 gennaio 2020.

L’unica cosa che cambierà – ha risposto Casati –  sarà il nome del presidio sanitario presente oggi a Cisterna che da PPI passerà a PAP, secondo un percorso regionale. Anche il trattamento dei codici rosso rimarrà invariato ovvero anche oggi, se un codice rosse entrasse al PPI di Cisterna, gli operatori che lavorano al suo interno potrebbero solamente prestare delle prime cure al paziente, di certo non sufficienti per arrestare un infarto o un ictus in corso. Questo resterà invariato. In casi di codice rosso l’unica salvezza per il paziente è chiamare il 118 per essere trasportato all’ospedale più vicino, solo così possiamo salvare la vita a quella persona.

Più volte infine il direttore generale della Asl Casati ha insistito su questo punto, facendo capire che tra il PPI di ora e il PAP non ci saranno differenze. Sostanzialmente cambia poco il nome con cui si chiama il presidio sanitario di Cisterna, l’unica salvezza per un paziente cisternese in codice rosso è chiamare al più presto il 118 per guadagnare più tempo possibile, perché né oggi né a gennaio 2020 quando si cambierà da PPI in PAP, Cisterna ha la strumentazione adatta per salvare un paziente in codice rosso.

E dunque il ricorso portato avanti dall’amministrazione? Dopo il consiglio comunale di oggi e i chiarimenti forniti dal dottor Casale rimane solo da sperare che questa pratica giuridica non blocchi l’iter che settimana prossima inizierà per la Casa della Salute a Cisterna, perché una sconfitta nel ricorso potrebbe significare la chiusura del PPI della città dei butteri.