La sinistra necessariamente socialista

La sinistra necessariamente socialista

28 Gennaio 2020 0 Di Lidano Grassucci

Vince chi si allarga, perde chi si basta. Questa e’ la lezione emiliana nel voto. La sinistra deve trovare l’orgoglio di rappresentare la sua parte, non deve camuffarsi. La parte della sinistra e’ il lavoro, la sua prospettiva sono i giovani. Da un lato un progetto radicale di cambiamento e non assecondamento ad un capitalismo ineguale e dall’ altro dialogo con quel mondo, chiamatelo sardine, che e’ pulsione, anche ingenua, per domani. La politica, per la sinistra, non coincide con il potere che e’ strumento non fine, il fine e’ cambiare una societa’ ingiusta, senza eguali opportunita’. Cominciamo dalla scuola, dal bisogno di premiare i “maestri”, poi facciamo che le mille idee dei ragazzi non vengano abortite dai nostri vecchi sogni, bisogna ascoltare. La sinistra italiana deve uscire da gesuitiche scorciatoie e tornare alle tortuose strade della laica socialdemocrazia, non generici democratici, ma socialisti specifici. Norberto Bobbio diceva che hai due scelte: stare col principe, e sei di destra; stare con gli ultimi, e sei di sinistra. Terza via non e’ data.