La statua di San Lidano al Belvedere, puro Pariduccio è contrario
15 Febbraio 2020“Nnè ca uti pella statua?”
Pariduccio (al secolo Paride Martella) in una notte umida di Latina mi fissa con il suo solito fare, geniale e arruffone allo stesso tempo, dell’astuzia che hanno i carpinetani trasferiti a Sezze Scalo.
“Guarda ca non te saluto più, eh…”
Lui pronto: “Sarìa votato contro puro ca non me lo dicivi tu, ma me lo su ditto tu i voto contro di più.”
Non ha dubbi e dice che su questa posizione sarà tutta l’opposizione e spiega in italiano: “Questa della statua di San Lidano da mettere al belvedere di Santa Maria è solo una dimostrazione di potere e di forza, a cui non sono interessato perché senza senso “
“Ma la statua di Sant’Isidoro a Sezze Scalo?”
“Ma lì si trattava dell’area dove si faceva il mercato a lui dedicato e poi la stazione non è Sezze, Sezze ha punti di riferimento urbani, sedimentati nei secoli, la stazione aveva e ha bisogno di fare i suoi riferimenti”.
La posizione di Paride Martella mette la palla sulla scelta o meno di mettere la statua di San Lidano tutta dentro il fronte della maggioranza che qui però non è maggioranza, ma la coscienza di ciascuno dei consiglieri. Una statua è per sempre e resta fuori dalle contingenze amministrative. Chi pensava al richiamo “democristiano” sulla questione deve rifare i conti.