Dopo il covid 19/ L’effetto di aprile

Dopo il covid 19/ L’effetto di aprile

8 Aprile 2020 0 Di Lidano Grassucci

Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene,
Quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele…
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l’amore,
Come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole…

Francesco Guccini, canzone dei 12 mesi

Eccolo aprile lo sentite quando andate al sole e quello vi entra nelle ossa, frigge un poco la pelle, e stringete gli occhi se avete il volto girato verso la marina. Aprile risorge la vita, ma c’è anche il venerdì santo e la vita muore. Che strano questo tempo che era per me di fave e carciofi, ora è…

Mio nonno tornava col carretto alle 5 del pomeriggio, fosse anche caduto il cielo, era lì. A me sembrava come capitan Cook partito per la scoperta dei mari del sud, e mi portava la prova del suo ardire insegnandomi il tempo come si legge dalla natura. Da noi le fave si chiamano “scafe”, e quel rito di consegna della prova era la terra nuova di primavera e la scuola era quasi finita. Un segno.

Ora le scuole sono chiuse, ora aprile è una prigione, ora capitan Cook non sarebbe potuto andare e quindi non tornare, ora non verrà nonna a vestirmi e uscire la sera per vedere i sepolcri. Che era bello perché la notte mica si poteva uscire gli altri giorni, e vedevi il mondo che era solo luce, farsi sera e imbrunire.

Che strano aprile, ora che mi ricordo, ci sono pure nato io di 17 che è come votarsi ad un destino non certo con il vento dalla parte tua. Ma che fa, è la vita che ti dice il punto, l’accapo, e il percorso.

Ora aspetto, perchè è una bestemmia con questo sole, queste “scafe”, questi altari innalzati all’unico Dio che muore per poi rilanciare, tale e quale il nostro campare che ogni giorno è finire per ricominciare.

Mi piace aprile, dormire che non è afa, non è gelo e ci sono le rondini in cielo.

Buon aprile, sperando di uscire.