Al Pacino, gli 80 anni di un divo

Al Pacino, gli 80 anni di un divo

25 Aprile 2020 0 Di Glenda Castrucci

Compie oggi gli anni Al Pacino, spegnendo le 80 candeline simbolo di una folle vita tra eccessi, Oscar e grandi amori. Nato ad Harlem, nel Bronx, nel 1940, i suoi genitori Rose Gerardi e Salvatore Alfred Pacino, erano di Corleone: chi meglio di lui sarebbe stato più adatto ad interpretare Michael Corleone nel celebre film Il Padrino? Fu proprio l’incontro con Francis Ford Coppola che gli offrì una via d’uscita da un’infanzia difficile segnata dall’abbandono del padre, quando aveva soli 2 anni, e da un’adolescenza vissuta in strada dopo aver lasciato la scuola a 16. Coppola, che lo vide sul palcoscenico di un teatrino sconosciuto di New York, gli propose di diventare il boss Corleone, ruolo cardine nella sua carriera che lo iniziò alla vita di attore. «Ho fatto quattro provini per quella parte» ricorda Al Pacino «Non volevano prendermi perché non avevo esperienza. Anche Francis Coppola, che mi aveva chiamato dopo avermi visto recitare a teatro, cominciava ad avere qualche dubbio. Alla fine però mi ingaggiarono. Girammo quel film in fretta e furia per paura di essere licenziati». La fama ed il successo scaturiti da quel film fu tale che le proposte cinematografiche
iniziarono a piovere dal cielo, portandolo sul grande schermo con personaggi annoverati nella storia dei film e conosciuti da chiunque nel mondo: Tony Montana in Scarface (Brian De Palma, 1983), Frank Serpico in Serpico (Sidney Lumet, 1973),Carlito Brigante in Carlito’s way (Brian De Palma, 1993), Benjamin Ruggero in Donnie Brasko (Mike Newell, 1997) e John Milton in L’avvocato del diavolo (Taylor Hackford, 1997). Ma il traguardo più importante fu quello dell’Oscar vinto nel 1992, con Profumo di donna, remake di Dino Risi.

Al Pacino è un vero e proprio divo del cinema, insuperabile nei ruoli che interpreta che sembrano letteralmente cuciti addosso a lui, ma anche uomo di tanti eccessi. Alcolista per reggere il successo, ex fumatore incallito, è finito in carcere per possesso di armi, ed ha confessato che negli anni Settanta quando ancora non era “nessuno”, si è mantenuto facendo il gigolò: «Mi sono prostituito in Sicilia, concedendomi in cambio di vitto ed alloggio ad una donna più anziana di me. Mi sono svegliato spesso, il mattino successivo agli incontri, sentendomi in colpa e
odiandomi per ciò che stavo facendo». Padre di 3 figli, nati da due diverse donne, Al Pacino non si è mai voluto sposare, e nelle sue tante conquiste amorose, ricordiamo i nomi delle più famose: Madonna, Diane Keaton (con la quale girò la trilogia de Il Padrino), Lucila Solà, l’attrice argentina di 36 anni più giovane di lui, e l’ultima Meital Dohan (classe 1979), l’israeliana che dopo soli 24 mesi ha interrotto la relazione spiegando ai media la difficoltà di stare con un uomo anziano e per giunta avaro.

Ma a noi, cinefili e non, piace ricordare Al Pacino attraverso i tanti volti che ha interpretato, per la sua brama di non invecchiare e, grazie al suo ultimo successo nella serie TV The Hunters (David Weil, I Stagione, 2020), siamo sicuri – anzi personalmente lo spero vivamente! -, che la sua carriera non terminerà tanto presto.