La Regione vara il piano triennale per salvare la sughereta San Vito

La Regione vara il piano triennale per salvare la sughereta San Vito

23 Maggio 2020 0 Di Fatto a Latina
L’assessorato all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio approva il piano triennale per salvare il bosco sughereta San Vito a Monte San Biagio.

La salvaguardia dei boschi nel nostro territorio

L’assessorato all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio ha approvato un piano triennale per la salvaguardia della sughereta San Vito a Monte San Biagio. Oltre a questo importante intervento, sono previsti anche:

  • una mappatura delle aree colpite dal deperimento;
  • l’applicazione di protocolli di contenimento basati sulla lotto integrata con l’utilizzo di molecole naturali;
  • la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica con restauro e sistemazione idraulica.
“Abbiamo approvato, con un impegno di spesa di 160 mila euro, un piano d’ azione triennale per salvare il bosco “Sughereta San Vito” nel territorio del comune di Monte San Biagio, in provincia di Latina – dice l’assessore all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati. Ogni volta che si tutela un territorio, ogni volta che si valorizza un patrimonio naturalistico, si protegge la bellezza, si difende la vita, compiamo il nostro dovere. È con questo spirito che, dopo aver ascoltato ed esserci confrontati con i diversi soggetti coinvolti, ci siamo mossi per la salvaguardia di un sito di eccezionale interesse naturalistico, dichiarato di interesse comunitario e ricompreso nell’area regionale protetta dei Monti Ausoni e Lago di Fondi.”

La grande importanza della sughereta San Vito

La sughereta San Vito – continua l’assessore – è considerata per estensione la più importante dell’Italia peninsulare: un bosco di quercia da sughero (Quercus suber) ad alto fusto in cui, tra gli esemplari più giovani, si ergono maestosi alberi centenari, monumentali. Da anni, questo ecosistema di inestimabile valore è esposto al concreto e incombente rischio di distruzione, e in alcune parti è già gravemente compromesso, a causa di un fungo patogeno denominato Phytophthora Cinammomi. Grazie all’impegno della Direzione regionale al Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette, grazie al lavoro progettuale realizzato dal Parco regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia, sono state individuate e impegnate risorse destinate a realizzare studi e attività utili alla conservazione della Sughereta”.