Le fasi del covid 19 e gli umani deliri

Le fasi del covid 19 e gli umani deliri

4 Giugno 2020 0 Di Rita Berardi

Fase 2, dal Dpl si evince che andava dal 4 al 18 maggio e che dopo avrebbero preso provvedimenti a seconda dei contagi.Siamo alla riapertura tra le regioni e sinceramente da quello che leggo e vedo su internet e in tv poichè ancora sono reclusa in casa e, facendo due conti tra Gennaio a oggi sono uscita in totale 5 volte fino al 7 Marzo quindi possiamo dire che in totale ho accumulato compreso il lock down 10 quarantene, tra tutti questi numeri quel che conta è riuscire a capire se siamo ancora in Fase 2 o Fase 3 o siamo nel caos piú totale.

In questo marasma di incoerenze e vergogne che l’essere umano riesce a realizzare anche con il minimo sforzo perchè vedo e constato che da un severissimo lock down(restare chiusi) siamo passati ad un stare aperti (up down) come avessero “aperto le gabbie”, che il mondo va a rotoli peggio di prima.

Allora mi viene da riflettere che forse sono tra quelli che soffrono della “sindrome della capanna” anche se mi viene da dire che soffro dell’educazione civile di seguire delle regole, senza il bisogno di educatori dato che a noi l’educazione civica ce la insegnavano a scuola, ma anche a casa, da seguire sempre per il bene comune, fin quando possibile, e che dopotutto,a noi figli del anni ’68 periodi strani e piú che strane, ma vere paure ci hanno accompagnato fino ad oggi.Dal terrorismo delle bombe nelle piazze e sui treni per dirne una, poi i Desparecidos in Argentina,uccisione di Aldo Moro, il vaccino per il vaiolo, Chernobil, il rapimento di Emanuela Orlandi e ancora il terrorismo islamico, il ferimento di Papa Wojtila, l’uccisione di Luigi di Rosa,la caduta del Muro di Berlino e ancora, il periodo Berlusconiano lo vogliamo dimenticare?

Ma la paura che ricordo con perplessità è quella che ti inculcavano di non dare confidenza agli estranei perche’ giravano rapinatori di bambini per traffico di organi o per la tratta delle bianche.Dagli anni 70 ad oggi ne abbiamo sentite,viste e sopportate tante, ma come dice qualche anziana vivente come la mamma di Filomena Daniele, la novantenne Rina, che ha visto pure le guerre:”una cosa come questa non l’ho vista mai”.Allora magari in questo caos da covid 19 mi piace fare quello che dopotutto facevo tra gli anni 70 e inizi 80 mentre il mondo come oggi non si sforzava di essere migliore, ma sempre peggiore, nel mio piccolo mondo viaggiavo tra le campagne di Priverno, Suso e i Colli immaginando di essere come la piccola Heidi o come nella Casa della Prateria e quando i miei vedevano che mi perdevo troppo nella natura mi mandavano a Roma dallo zio Silvio e le mie giornate erano tra le librerie sparse in casa tra gli ingressi, lo studio e le camerette alla ricerca di un libro che venisse a me e non che ne cercassi uno stabilito.

Perchè oggi, piú di ieri, sono convinta che non siamo noi a decidere di leggere un libro se non per obbligo di studio, ma come in uno spazio metafisico di logica temporale direi quasi esoterica, è il libro a cercare noi come se sapesse lui giá di cosa abbiamo bisogno perchè, come pirati nell’immenso mare del nostro spirito di umana sofferenza cerchiamo l’isola che non c’è o magari il tesoro nascosto.Ed ecco che in tempi sospesi dove fuori incombe la stupidità umana tra deliri di movida, vogliosità di mare, violenze razziste, femminicidi silenziosi tra disperazione da vera povertà e ricerca della “svolta” che ti possa cambiare la vita e ancora magari nonostante le distanze mantenute da pochi, trovare l’amore della propria vita, tra tutte queste cose che dicono essere causa del covid 19 ma ritengo essere invece non nuovo al fare del “unicamente umano”(Michel Tomasello), continuo nella “capanna” alla risistemazione della mia trentennale personale libreria come già scrittovi, ed ecco venir fuori dei piccoli tesori, libri riviste dimenticate o lasciate in uno scaffale in attesa del tempo per leggerli o studiarli e allora perchè non condividerli con voi nella speranza che ogni piccola parola o breve frase riesca a portarvi in un viaggio piratesco verso un isola che non c’e’ o scoprire un tesoro attraverso cui poter avere tra tutte quelle cose a accadimenti non nuovi all’umano vivere, qualcosa su cui riflettere e conoscere che, nel 1956 esisteva già una rivista di igiene Medica dove ho ritrovato un articolo molto particolare sulla “polmonite” o che quando scrivevo su Latina Oggi nel 2003 mi regalarono un libro dello storico Donato Maraffino sulla Peste Spagnola e ancora che il mio ex caporedattore Lidano Grassucci ha scritto un bel libro su gli “mpuniti e butteri, santi e papi” della Lepinia.

Vi invito a salire sulla mia nave di pirati per conoscere questi tesori in un viaggio che vi porterà lontano dai deliri umani di una società che ha perso ogni contatto, non con il proprio sè, ma con la consapevolezza di essere “unicamente umano” che milioni di anni fa da Homo lo porto’ ad essere uomo con una capacità comunicativa attraverso il linguaggio ed anche con ragione, coscienza,magari un pizzico di moralità