La notte prima degli esami, l’emozione non ha mascherina
16 Giugno 2020Certo qualcuno te lo sei portato via
Notte di mamma e di papà col biberon in mano
Notte di nonno alla finestra
Ma questa notte è ancora nostra
Notte di sogni, di coppe e di campioni
Notte di lacrime e preghiere
La matematica non sarà mai il mio mestiere
Sarà tutto diverso, sarà come un altro mare in una estate che non c’è, ma…
Ma ci sarà un momento in cui vi passerà nella testa ogni argomento che pensavate di sapere e ignorate. Ma ci sarà un momento in cui la gola sarà così stretta che non passerà un filo d’aria, e la saliva resterà come sospesa.
Vi diranno “è facile”, “immagina ai miei tempi”, “è una cosa banale”. Ma loro quando è stato il turno loro avevano il vostro medesimo male.
Siamo figli di mille esami, ma vittime di uno solo di quello che dice “ora devi fare da solo” e il passo successivo è mare che non potete sapere.
L’esame di maturità mettetelo come volete: scritto, pensato, parlato o di corsa è solo l’attimo sospeso di un bambino che entra così ed esce uomo con la voce grossa e ogni cosa non è come prima.
Non vi so raccontare della mascherina, della salute garantita, è tutta roba che non mi appartiene ma ancora adesso quando incontro i compagni e le compagne di quel giorno sempre più lontano mi sento reduce così umano. Sono stato anche dall’altra parte della barricata, tra quegli “infami” che fanno domande ma tifavo per le risposte perché, anche così io e gli altri “infami” sentivamo il brivido di non avere la risposta.
E’ un momento nuovo, vi faccio i miei auguri e non vi dico che sarà facile, non so se sarà difficile, so che sarà per sempre e sarà emozione. Poi, poi ogni tanto nelle notti lunghe d’inverno tornerà questo tormento e al risveglio il cuore si fermerà la risposta giusta sta nell’uomo e nella donna che siete diventati.