
Terracina, Valentina Berti lascia il Pd. In consiglio la bandiera rossa che non c’è più
22 Giugno 2020Gli addii mi mettono sempre tristezza, perchè non è detto che ci si ritrovi e la cosa mette angoscia. Quando ci si saluta non devi pensare se è colpa di chi parte o di chi resta si è più soli entrambi.
Terracina non è una città banale, è la città repubblicana sta nei versi bellissimi di Francesco Guccini di Piazza Alimonda che è una Genova più giù, di medesimo orgoglio vestita
Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare
Respiro al largo, verso l’orizzonte
Genova, repubblicana di cuore, vento di sale
D’anima forte
Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi carrugi
Parole antiche e nuove sparate a colpi come da archibugi
Genova, quella giornata di luglio, d’un caldo torrido
D’Africa nera.
Una storia di repubblica e di amore per Mazzini, per il pensiero diverso, sovversivo.
Ora Valentina Berti esce dal Pd, si proclama indipendente, di quella storia di repubblicani, di socialisti, di comunisti non resta niente dentro il Consiglio comunale. Indifferente, la storia, indifferente in un presente senza memoria. senza genio. Non so se c’è colpa, ma è triste che manchi il “riscatto”
Nessuno si alzerà in quel consiglio dove c’è l’anima profonda di questo territorio che ora chiamiamo agro pontino a dire “compagni”, come hanno fatto nella storia patria da quando siamo liberi, radicali, repubblicani, socialisti, comunisti.
Valentina va via, la città è più povera di una voce e di una bandiera che pensarono libera, repubblicana e giusta.
Giorno mesto. Da socialista mi dispiaccio. Poi i torti e le ragioni si cercano, ma la Storia è così quando si spezza non si rattoppa.
L’ADDIO DI VALENTINA BERTI
«Ho rappresentato i miei elettori con coerenza fino alla fine, ma qualcosa si è rotto tra me e il Pd, un Partito
che non riconosco più e dal quale non sono riuscita a farmi ascoltare. Il mio impegno per la mia città
prosegue ma questa volta in una lista civica che mi consentirà di contribuire con le mie idee al bene
comune».
Il consigliere comunale Valentina Berti, dopo quattro anni di rappresentanza in Consiglio comunale,
annuncia la sua uscita dal Partito democratico e il prossimo ingresso in una lista civica a sostegno della
candidatura di Roberta Tintari. In Consiglio comunale, siederà nel gruppo misto.
«In questo gruppo ritroverò Alessandro Di Tommaso e Giuseppe D’Andrea con i quali ho condiviso per anni
il mio impegno in Consiglio comunale. Sono contenta di averli ritrovati con lo stesso spirito e la stessa
voglia di fare bene”.
Lo strappo arriva a pochi mesi dalle elezioni amministrative, e Berti spiega perché: «Era necessario portare
avanti fino alla fine il mandato elettorale. E questo nonostante l’incomunicabilità tra le mie idee e quelle del
Pd fosse ormai irrimediabile». «Con il lavoro nelle commissioni consiliari e in aula – aggiunge Berti –
grazie al confronto continuo con le altre forze politiche e alla “palestra” amministrativa, ho preso coscienza
che i risultati, sebbene tra persone di orientamenti diversi, si possono raggiungere con il dialogo e la
condivisione. Con Roberta Tintari, sia da assessore alle Politiche sociali, sia poi come sindaco facente
funzioni, c’è sempre stato un confronto schietto, orientato esclusivamente al bene della città.
A chi le contesta di voler salire sul carro del vincitore, Valentina Berti risponde con dei fatti: con la sua
permanenza all’opposizione fino alla fine, nonostante il Pd si andasse progressivamente svuotando, perdendo
il patrimonio elettorale conquistato comunque con la campagna di Di Tommaso nel 2016.
Assistendo alla graduale dipartita della importante componente giovanile, e alla perdita di interesse
progressiva delle sue menti migliori.
«Non ho mai chiesto nulla per me : non era mia intenzione farlo. A chi volesse accennare a presunte
ambizioni personali, consiglio di analizzare le proprie.
Le soluzioni dentro il partito e nel rapporto con la città potevano e dovevano essere diverse.
I dirigenti locali hanno scelto di seguire la loro strada senza ascoltare minimamente le istanze che
provenivano dal territorio. Questo modo di fare non mi appartiene.Ho provato con senso di responsabilità a
non lasciare nulla di intentato. Il silenzio e l’immobilismo davanti alle molteplici sollecitazioni sono
emblematiche di una differenza di visione e di prospettiva. Il momento storico che viviamo ci impone di
assumere un atteggiamento differente e ci obbliga necessariamente a metterci in discussione per il bene della
città. Io l’ho fatto e continuerò a farlo. Sono felice di ritrovare nuovo entusiasmo e un gruppo con il quale
poter condividere progetti e idee per Terracina. A tutti coloro che hanno scelto di seguire una strada diversa
faccio il mio migliore in bocca al lupo con il rispetto che ha sempre contraddistinto ogni mia azione.
A voi cari elettori affido il compito più importante e delicato….quello di decidere se sarò all’altezza di
rappresentarvi ancora.
Valentina Berti