Uno spettro si aggira per Sermoneta: mi è parso di vedere Matto Renzi… o no? Davide Facilepenna

Uno spettro si aggira per Sermoneta: mi è parso di vedere Matto Renzi… o no? Davide Facilepenna

23 Giugno 2020 0 Di Fatto a Latina

Uno spettro s’aggira per Sermoneta?
All’incira 170 anni nell’anno del Signore 1847, Carl Marx e Frerich Engels vergavano queste frasi nella
prefazione di uno dei maggiori successi editoriali della storia dopo la Bibbia , Manifest der
Kommunistischen Partei :“Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro del comunismo. Tutte le
potenze della vecchia Europa si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro”.
Dalle nostre parti potrebbe essere riscritto l’incipit in questo modo “Uno spettro s’aggira per Sermoneta:
Lo spettro della politica”.
Questo spettro ha assunto domenica una forma “meccanica” e si aggirava, all’ora di pranzo, dalle parte
del centro storico di Sermoneta. La mia fonte sull’avvistamento sovrannaturale è una giovane signora
della buona società latinense che, per tutelarne la privacy, chiamerò Gloria. La signora Gloria, cappellino
rosa d’ordinanza e decoltè generoso in bella vista, domenica scorsa nella tarda mattinata ha deciso di
lasciare il caldo del centro di Latina per concedersi un passeggiata ed un fresco gelato al lampone sotto il
Castello Caetani che vide le gesta di Onorato III. Normale routine per le eleganti e frugali signore di città.
Il mare domenicale, Covid o non Covid, non s’addice per confusione e marmaglia alle belle e raffinate
madame del capoluogo.
Solo che Gloria, oltre ad essere una bella ed elegante signora, è anche un attenta osservatrice e donna di
ampi interessi politici e culturali; proprio all’ingresso del centro storico è avvenuto l’incontro con lo
spettro della politica (ma lei non sapeva trattarsi di spettro) che tanto l’ha incuriosita e l’ha spinta a
narrarmi i fatti di cui è stata spettatrice.
Gloria, dopo un passaggio al giardino degli aranci e di ritorno in città verso le ore 12.30, ha notato un
auto ferma sul limite del paese, poco prima dell’ingresso interdetto al traffico dei non-residenti; più meno
all’altezza della fermata degli autobus.
Un auto che non poteva passare inosservata. Una berlina BMW di colore blu con i vetri oscurati, che
recava dietro una targata argentata con la scritta NCC Pontassieve. Dall’auto è presto uscito l’autista, in
completo nero. (Sembrava uno delle Iene. Fisicamente mi ricordava quell’attore che mi piace tanto.
Come si chiama? Ah si. Marescotti!).
I presumibili o il presumibile passeggero è rimasto all’interno dell’autovettura. L’autista appoggiato alla
pensilina degli autobus parlava al telefono ( Non potevo mica fare la ficcanaso e piazzarmi lì ad ascoltare
la telefonata no? Però credo stesse chiedendo di qualcuno ed ho carpito la parola assessore).
Gloria che è persona attenta e curiosa ma conosce anche il vecchio adagio politico reso celebre da Cetto
La Qualunque (Fatti i cazzi toi) se ne è tornata verso la sua utilitaria concludendo la sua visita lepina. Nel
viaggio di ritorno a casa sua, ha però elaborato tutta una serie di ipotesi che mi espresso quando ci siamo
incontrati nella serata dello stesso giorno:
“Chi può venire in cerca di un assessore di domenica pomeriggio a Sermoneta, per di più su un auto con
vetri oscurati e guidata da autista? Una personalità politica conosciuta che vuole rimanere in incognito
forse. Chi è il politico nazionale che risiede a Pontassieve? Uno solo. Il senatore semplice di Scandicci,
Matteo Renzi. Magari è venuto in incognito per risolvere la grana che ha visto coinvolti i vertici locali
del suo partito che manco è stato fondato e già è stato travolto dalle dimissioni del segretario
provinciale!

Incalzato dalla “bomba sul Bomba” che mi era stata riferita ho cercato conferme in alcuni
esponenti del mondo politico locale, trovandone però nessuna. Nessun amministratore sarebbe stato
contattato per visite di alto rango. Cosi ho saputo e così riporto, perchè io credo ciecamente alla parola dei
politici delle mie parti. Allora mi sono sentito in dovere di tranquillizzare la signora Gloria “ Tranquilla .
Quello che hai visto non poteva essere un politico nazionale. Tanto meno Renzi. Quello che hai visto era
solo lo spettro della politica. Perchè nella nostra Provincia la politica è morta da un bel pezzo. E’ morta
nelle sedi di partito vuote da anni. E’ morta in ripetuti cambi osceni di casacca tra destra e sinistra. E’
morta sulla Latina-Roma sempre promessa e mai realizzata. E’ morta dentro una cittadella giudiziaria
che insieme all’intermodale ed alla metropolitana leggera è scritta solo su carta. E’ morta in politici
primedonne o prime donne politici che sono campioni a casa loro da trent’anni ma si rivelano marginali
appena superata la rotonda di Borgo Piave. Perchè mai un politico nazionale dovrebbe interessarsi delle
beghe interne ad un partito delle nostre zone?” Quello visto da Gloria, per me, era il fantasma della
politica, ma chiunque avesse notizie per smentirmi può tranquillamente farlo perché , comunque, quanto
riferito è un fatto accaduto davvero. Le spiegazioni possono essere tante, ovvio….magari era la scena di
un film….
Davide Facilepenna