Tornano a cantare le rane, la vita si riprende il suo: il miracolo dei granunchi

Il mio amico Damiano la prima volta che venne a casa mia a Piscinara, amena località agricola nella piana di Latina, soffri molto. Non riusciva a dormire e mi chiese: ma che su se cose che cantano?

Già allora rispondevo a botta mazzo e gli dissi: quelle cose che ti magni agli piatto.

Erano rane, rane impegnate e tante a cercare l’amore, erano la musica delle campagne pontine, il loro segno distintivo. Alberto Moravia chiamava le città pontine “città del silenzio”, ma non conosceva i poderi pontini, le migliare, i fossi, i canali. Perchè loro, le rane, non stavano mai zitte, a gara con le cicale. Una concerto.

Poi? Poi si sono zittite d’improvviso, sparite, come le lucciole. Tutti a dare serie spiegazioni scientifiche a noi che siamo stati “ex pescatori di girini”, eroici “ex cacciatori di rane” e, come le rane, uomini mutanti di terra, di acqua ferma, di roccia e mai marinai.

Ieri sera sono vicino a Borgo Grappa, strada Malconsiglio Cispadania di confine ora un poco da personaggi da La Tigre di Mompracem. Mi fermo con l’auto, mi aspettano a cena e sento qualcosa che “torna”, non capisco bene. Ascolto, sarà una cornacchia, un gabbiano o… ecco mi ha pizzicato una zanzara, ma quel rumore persiste. Chiedo ma lo sentite anche voi? Si fa più forte, si fa che riempe ogni cosa. Gli astanti mi guardano come fossi un pazzo, io dico: “sono tornate le rane”. E’ tornata la mia terra così viva di vita che dopo che l’abbiamo imprigionate in malefiche che chiamiamo bonifiche torna, ritorna si piglia quello che è suo.

Sono tornate le rane, meglio i granunchi e sento casa mia.

Nella foto de borghidilatina.it i granunchiari

PERCHE’ ERANO SPARITE

Molte sono le cause di questa drammatica e silenziosa strage: i cambiamenti climatici, la riduzione delle aree umide, i pesticidi in agricoltura, la caccia indiscriminata (le loro carni soprattutto per gli asiatici sono molto prelibate) e non ultima una dilagante infezione di funghi, la chitridiomicosi, che endemica della Corea, “grazie” ai grandi commerci internazionali, si è diffusa in ogni angolo del pianeta. Molti scienziati prevedono che nei prossimi anni sarà possibile salvarne alcuni in allevamenti mirati, tipo zoo

Fonte Asknews