Il canneto sulla rotonda di Coletta: all’intermodale ci vorrebbe “i suricchio” ma ora c’è il solo pericolo

Il canneto sulla rotonda di Coletta: all’intermodale ci vorrebbe “i suricchio” ma ora c’è il solo pericolo

18 Agosto 2020 0 Di Lidano Grassucci

Ho lodato Damiano Coletta per aver pulito, finalmente, il cavalca ferrovia tra Latina scalo e Borgata Carrara (cosa che non ha fatto da parte sua il sindaco di Sermoneta Pina Giovannoli) e Dio solo conosce quanto mi costa, ma la verità è verità, anche se credo nel verosimile. Con la stessa franchezza debbo segnalare la sciatteria pericolosa di non curare la rotonda dell’intermodale sempre a Latina scalo. L’erba non  è altissima, ma i canneti che ostacolano la vista a chi impegna la rotonda sì, creando un oggettivo stato di pericolo. Lo sfalciamento dell’erba è stato effettuato una sola volta e non è che una volta vale per sempre. Possibile che di lì non passi uno straccio di operatore del Comune a segnalare l’oggettivo pericolo?

Una volta a Latina scalo c’era un vigile, Rocco Bottoni ora in pensione, che si preoccupava della comunità coinvolgendo le persone, per lo sfalcio in situazioni di pericolo, chiedeva il “favore” agli agricoltori e le cose fungevano. Oggi tra contratti di quartiere, retorica di regole che regolano i regolamenti, tutto resta fermo e… pericoloso. A volte, anzi sempre, non servono le sovrastrutture, i regolamenti, la le strutture la capacità di fare… ma bisognerebbe aver letto Marx e non i Cirannini della politica e dell’amministrazione. E ora non resta che tagliare il canneto prima che qualcuno di faccia male e non a colpi di regolamento “ma co gli suricchio” (con il falcetto quello che stava nel simbolo dei partiti della rivoluzione di ottobre).

LA FALCE MESSORIA OVVERO I SURICCHIO DELLA RIVOLUZIONE

Il mondo non lo cambiano i regolamenti che regolamentano la regolamentazione, ma il fare dell’uomo anche trasgredendo le regole date. Richiamo il falcetto messorio che serviva per mierete, in setino i “suricchio” che i contadini senza terra brandivano contro i padroni alla vigilia delle rivoluzioni (quelle vere) e stava nelle bandiere delle libertà e della giustizia. Ma a Latina c’è la sinistra fighetta che non taglia l’erba ma disquisisce su come si regolamenti il suo taglio.