Teatro D’Annunzio: se Coletta volesse aprire basterebbe una sua ordinanza

Teatro D’Annunzio: se Coletta volesse aprire basterebbe una sua ordinanza

24 Agosto 2020 0 Di Lidano Grassucci

Allora: il sindaco Coletta di interroga da solo sul “perchè non apre il teatro comunale”. Siamo alla psicanalisi in politica ma dovrebbe anche chiedersi “petendo” (con petizione) perché non riapre la biblioteca comunale e la piscina, il garage Ruspi e il palazzetto dello sport e… Se siamo alla psicanalisi della politica la domanda che si è fatta è mal posta, è insufficiente. Quella giusta è “perché faccio il sindaco?”.

Suggerisco risposte:

perché si erano “ritirati” tutti e sono rimasto solo io;

perché è figo dire di esserlo ma faticoso farlo;

per fare dispetto agli altri;

perché così sono il più bello;

perchè di me scrivono su Repubblica pure con la foto, mica pizza e fichi.

Segnalo che Coletta se volesse aprire il teatro ha lo strumento immediato: fare una ordinanza di apertura, perché lui comanda per nome e per conto del popolo sovrano che è sopra ogni funzionario. Quindi lui, il sindaco, “petisce” una cosa che non vuol fare.

Per fare il sindaco ci vorrebbe un sindaco.

Diranno che sono distruttore e non costruttore?

La mia proposta è chiara da 5 anni, diventare comune di Bassiano e far fare il sindaco a Memmo Guidi perché, semplicemente lo sa fare. Mentre a Latina non riescono a riaprire la biblioteca dopo una imbiancata, Memmo a Bassiano ne ha fatta una nuova di pacca e, udite udire, pure aperta al pubblico.

Per macellare ci vogliono i macellai, per fare il pane i panettieri, per fare i belli la bellezza, per far politica uomini con idee.