Covid/I “rischi” del ritorno a scuola  e le “opportunità” di Giancavetto

Covid/I “rischi” del ritorno a scuola e le “opportunità” di Giancavetto

1 Settembre 2020 0 Di Lidano Grassucci

Accendo la radio, un vecchio signore che è andato a scuola oltre mezzo secolo fa spiega i “rischi” di tornare a scuola. I “rischi”, si davvero così parlano. I “rischi” di andare a scuola… Le sue parole gracchiano ora, c’è qualcosa che mi irrita urta. Dicono che è un “rischio” il trasporto, il tratto da casa a scuola.

Il tratto da casa a scuola. Era il settembre di tanti, ma tanti anni fa, ero un bimbo (anche io lo sono stato) stavo a casa a Latina sul ciglio della strada, un’auto mi investì. La cosa fu pesante e lunga, la scuola “tornava” a ottobre, io ero in ospedale. Passo tutto ottobre e anche novembre. I medici dissero che sarei potuto uscire e tornare a scuola, ma c’era il problema del “trasporto”. Come potevo fare? I miei non pensarono molto ai “rischi” del mio trasporto di più alle “opportunità” che la scuola dava a me per giocarmi la vita. La soluzione non c’era: i miei stavano lontano, i nonni (vivevo con loro) a Sezze non erano esattamente “mobili”. Una grande problema che fu risolto il mio primo giorno di scuola, quello mio personale, gli altri erano in classe già  da tempo.  Alle 7.50 bussò alla porta di casa Giancavetto, al secolo Giancarlo Massimi, mio compagno di scuola. Era venuto a prendermi, mi offrì la spalla e piano piano, da casa a scuola era 600 metri, mi “portò” puntuale all’ingresso di scuola. Tutti, dico tutti i miei compagni di scuola, mi fecero festa, anche il maestro che non era certo avvezzo a fare smancerie mi accolse con un gran sorriso.

Giancavetto tornò anche il giorno dopo e l’altro ancora, e così instancabile fino alle vacanze di Natale. Veniva, mi caricava e a scuola, poi verso metà gennaio riuscivo da solo, ma lui mi scortava uguale.

Seconda operazione a fine marzo, altre assenze, altro bisogno di trasporto e lui tornò.

Vedete la vita non è mai i suoi rischi, ma la sua opportunità. Ora con Giancavetto andiamo molto meno d’accordo, le cose cambiano. Ma questa cosa lui la fece e oggi sarebbe bello che la soluzione ai rischi fossero le opportunità delle amicizie che risolvono le cose impossibili. Il covid comunque passa, i bambini comunque hanno un appuntamento con il futuro.

Sia chiaro io sono vecchio e vi ho raccontato una storia vecchia, ma forse una bella storia. Una delle poche belle che ho incontrato.

 

L’immagine è sempre quella della mia classe: Giancavetto è il primo da destra nell’ultima fila, io il terzo da sx della seconda, era il 1968