Roma-Latina, l’autostrada degli ingenui

Roma-Latina, l’autostrada degli ingenui

21 Settembre 2020 0 Di Lidano Grassucci

«Nel lungo periodo siamo tutti morti.»

John Maynard Keynes

 

Ora tutti piangono perché i grillini hanno dubbi sulla Roma-Latina, ma la politica non è fede e non contempla la categoria del miracolo. Perchè ora sono i grillini, poi i proprietari dei fondi espropriati, poi le ditte che hanno vinto le vecchie gare, i vecchi ricorsi, poi… Ho iniziato questo articolo con una citazione di Keynes che segnala che mentre ci sbracciamo per una autostrada che sarà, non viviamo la vita che c’è.

Ogni volta, a Latina, annunciano il miracolo di aver visto la Madonna e in tanti fanno pellegrinaggio nel luogo della apparizione. A me piace Papa Francesco che si meraviglia di queste Madonne che appaiono a qualcuno e non a tutti.

La madonna di Latina è l’autostrada Roma-Latina che se gli annunci fossero asfalto saremmo arrivati già al Brennero. Crediamo a tutto, siamo delusi da tutto.

Ci fosse uno che si facesse venire il dubbio di una domanda: ma tra 20 anni su cosa metteremo le mani? Come viaggeremo? E per andare dove?

Ma ci vorrebbe fantasia e la fantasia ci fa difetto per il bisogno di ripetere lo stesso mantra sempre.

Laicamente servirebbe manutenere la strada che c’è, laicamente servirebbe utilizzare la ferrovia, laicamente servirebbe movimentare i dati e non le persone. Laicamente servirebbe pensare diverso, ma qui non siamo laici e preghiamo il miracolo di una autostrada che non arriverà mai.

Il mondo cambia e se tu non cambi con il mondo sei destinato alla comicità non al futuro.

I laici non amano i miracoli, ma costruiscono il futuro immaginandolo.

Il motore del 2000
Sarà bello e lucente
Sarà veloce e silenzioso
Sarà un motore delicato
Avrà lo scarico calibrato
E un odore che non inquina
Lo potrà respirare
Un bambino o una bambina

Lucio Dalla, il motore del 2000