Nessuna disperazione è come la mia disperazione: il Nobel a Loise Gluck

Nessuna disperazione è come la mia disperazione: il Nobel a Loise Gluck

9 Ottobre 2020 0 Di Lidano Grassucci
Nessuna disperazione è come la mia disperazione

 

E’ un verso i una poesia di Loise Gluck la poetessa americana che ha vinto il rremio Nobel per la letteratura. Su La Repubblica la definiscono “la poetessa della solitudine”. Cerco di legare questa scelta a questo tempo. La poesia è far suonare le lettere, è segnare il tempo su un taccuino senza le dittature della trama, del filo logico di ogni incontro anche il più disadorno.

Nessuna disperazione è come la mia disperazione, disperare è non avere neanche la speranza nel tribolare. Disperare è disperdere l’osare di avere qualcosa su cui riposare. La vita di Loise è la sua poesia come ogni scritto, sia pur banale, sta al suo scrivente. Ciascuno è destinato a conoscere il suo dolore ma ad ignorare ogni altro dolore, a conoscere la sua disperazione ma a non conoscere quella degli altri. Ma lei? Ma lei non chiede di essere una disperazione ma esclude che ogni altro sia come il suo. Ecco la radice della solitudine: non immaginare gli altri capaci di quello che solo noi sappiamo di noi.

Questo è un tempo di solitudine, tempo di “distanziamento sociale”, di lontananze esistenziali. E’ tempo in cui nulla è destinato ad un autobus, ad un treno coni vagoni pieni, ma tutto al monopattino che conduce sempre poco lontano che il lontano è malato e il vicino intoccabile.

Faccio un viaggio, non certo, voluto dentro questa poesia, poetica, o dentro versi distanziati.

Poetessa della solitudine e penso ai miei poeti pastori in ottava rima che poetavano insieme a gara, lottavano in versi ma ora è vietato versare nel medesimo calice la nostra voglia di non esser soli e… nessuna disperazione è come la mia disperazione  

Lora è fuggita, e muoio disperato!
E muoio disperato!
E non ho amato mai tanto la vita
Tanto la vita

Lucean le stelle, Tosca di Giacomo Puccini