San Lidano/ I preti per la statua chiamano la “santa inquisizione”, anzi il Tar

Mai fidarsi dei preti, mai. Pensavo che si occupassero di anime e coscienze invece occupano le piazze e coltivano vanità e con il bollo dei giudici. Contro la non possibilità di mettere un simulacro di fede al Belvedere di Sezze decretata dalla municipalità (non certo lineare nella vicenda) loro, i preti, ricorrono al tribunale di quello stato contro cui emanarono il non expedit per “rubare” allo Stato la piazza. E fin qui scrivo da laico, socialista, anticlericale quale sono e resto.

Poi parlo dal LIdano che sono e trovo offesa “imporre” un simulacro di un santo che non aveva vanità, che aveva umiltà e che inorridirebbe di cavilli amministrativi per imporsi. La devozione “imposta” da un giudice amministrativo è inquietante, è offesa alle fedi, offesa a Lidano, offesa a Sezze. La piazza è della municipalità non della prepotenza di chi se la prende, chi la pretende, chi esclude gli altri pensando alla esclusiva.

E mi viene a mente l’intervento di Monsignor Colombo ne In nome del Papa Re di Luigi Magni, lo interpreta un magistrale Nino Manfredi davanti a preti che vogliono condannare, e lo fanno, Monti e Tognetti. Riporto ai preti di Sezze il medesimo appello che sortirà lo stesso effetto, dispiacendomi del lavoro non finito dei Bersaglieri il XX settembre 1870:

“Volemo fa’ una buona azione prima di mori? Una sola: mannamo il boia in pensione, e chiudemo in bellezza. Eh? Cercamo de esse preti. Io solo questo vi chiedo. D’esse preti, che non ce perdemo niente. E’ finita, eh? ( nessuno parla o reagisce)Eh! E’ proprio finita…”

Cercate de esse preti non scultori, non idolatori di feticci, non prepotenti contro la vostra gente… preti.

E viva San Lidano nella speranza dei tribolati, non nella vanagloria dei preti.

PS: naturalmente ci sono preti e preti anche Monsignor Colombo era prete. Perchè esiste la Fede dentro e non la prepotenza fuori. Esisto i santi umili come Lidano e i cardinali prepotenti come Mazzarino.