San Lidano, ora è un martirio per lui anche il ricorso al Consiglio di Stato: “cercate d’esse preti”

San Lidano, ora è un martirio per lui anche il ricorso al Consiglio di Stato: “cercate d’esse preti”

5 Dicembre 2020 0 Di Lidano Grassucci

ANTEFATTO: Viene chiesta, da parte di don Massimiliano Di Pastina, l’autorizzazione a mettere una statua di San Lidano al centro del belvedere antistante la cattedrale di Santa Maria a Sezze. In un primo momento il comune, con decisione di giunta, concede il permesso. Proteste popolari e l’indisponibilità del Consiglio comunale blocca i lavori e di conseguenza dispone il ripristino dello stato dei luoghi. L’ordine è impugnato al Tar del Lazio da parte del committente, Tar che boccia il ricorso. Sentenza impugnata ora al Consiglio di Stato

 

Abbiate pietà, per pieta basta. C’è un momento in cui bisogna essere capaci di dire basta, è finita. Per rispetto. Santa Romana Chiesa nella sua millenaria via alla misericordia condanna l’accanimento terapeutico: “Oggi è più insidiosa la tentazione di insistere con trattamenti che producono potenti effetti sul corpo, ma talora non giovano al bene integrale della persona”, sono parole di Papa Francesco.

Quindi perchè insistere sulla statua di San Lidano? Ora il prete che voleva la statua nel bel mezzo del belvedere di Santa Maria ricorre al Consiglio di Stato per non ripristinare i luoghi del belvedere, dopo che la comunità ha respinto la religioni dei feticci e della vanità. (non quella di Lidano che è santo di Fede e non di potere)

Vedete io sono laico, anticlericale, e l’unica statua che mi piace nelle pubbliche piazze è quella di Garibaldi e credo che in Comune abbiamo abdicato alla laica difesa della libertà della Repubblica nella concessione dei primi nulla osta allo scempio e questo è laico peccato, ma ora dico al prete quello che Monsignor Colombo da Priverno, giudice della sacra consulta, disse agli ottimi padri prima della sentenza di morte per Monti e Tognetti nella Roma schiava dei preti e alla vigilia della sua libertà italiana:

Eh? Cercamo de esse preti. Io solo questo vi chiedo. D’esse preti, che non ce perdemo niente. E’ finita, eh? Eh! E’ proprio finita…

Quegli ottimi padri furono boia del futuro, ma non lo fermarono, perchè non diedero retta a Colombo da Priverno ma alla loro paura

Morale: il prete può andare anche alla corte di Strasburgo ma certi tempi di Fede codina sono morti, anche a Sezze.

NOTE

Gaetano Tognetti e Giuseppe Monti furono assassinati dai preti il 24 novembre 1868 in via dei Cerchi a Roma, gli ultimi assassinati dal governo dei preti attraverso il loro boia. Il 20 settembre 1870, poco meno di due anni dopo, Roma veniva liberata dagli italiani e finiva l’infame governo dei preti per sempre