La non notizia di una notte buia e tempestosa

La non notizia di una notte buia e tempestosa

9 Dicembre 2020 0 Di Lidano Grassucci

La notte tutto diventa grande, la notte fa impazzire quando ti lascia il tempo di avere brividi. Mi viene a trovare il dolore, ed ho timore. Mi viene a trovare la nera signora, e non respiro. Mi vengono a trovare le mie storie mai risolte e quel compito di matematica che non mi viene.

Mi sveglio con un balzo e sono ritto nel silenzio, la pioggia è copiosa. Non vedo nulla, poi gli occhi si abituano al buio e vedo solo i contorni delle cose, l’essenziale che non servono i colori.

La pioggia insiste e se il tetto non regge? Quante volte ho sfidato la pioggia e il freddo, mi sono bagnato per dire che ero più forte che non temevo neanche la morte. Ora ho paura del suo rumore, eccole le facce della mia vita, vengono tutte a darmi compagnia, tutte a ricordarmi quanto ho mancato per quanto loro erano generose con me. Con me, che non chiedevo tanto, ma che non aveva altro tra le mani che il tempo che sarebbe finito ed ogni istante era di meno.

La notte tutto diventa grande, come quando ho nascosto il mio vero che era così verità che è tornato al mio saluto, assoluto.

La signora dei sogni mi vuole aiutare, un grosso albero blocca la mia via, lei lo porta via.

Sono ritto ora, non voglio, non posso, più dormire eppure mica ero scarso in matematica non mi andava più la ragione dei numeri ma badavo all’incontabile flusso del sentire. Eppure avevo io tolto alberi alla signora, ascoltando per ore ed ore il suo racconto del tonfo secco dell’albero che cadeva, ora lei lo toglie a me.

Certe notti sono così, esco per il giorno la gatta mi guarda con gli occhi del gufo, chissà chi avrà ucciso questa notte, ora è così innocente e fa la gobba per farsi accarezzare. La saluto per come mi saluta, ora è domani e la notte di domani prossimo arriverà tardi stasera, io seguo questa atmosfera… piove