Neanche Zaccheo “sveglia” la corsa a sindaco di Latina: il monopolio di Coletta centrodestra “collassa”

Neanche Zaccheo “sveglia” la corsa a sindaco di Latina: il monopolio di Coletta centrodestra “collassa”

22 Gennaio 2021 0 Di Lidano Grassucci

E dire che ci ha provato Vincenzo Zaccheo. Conferenza stampa e assist per  svegliare il centrodestra dal “lentopede Coletta”. Ma niente, passata la conferenza stampa gabbato lo conferenziere. Il centrodestra non ha neanche una vaga idea di chi candidare, meglio comincia ad avere dubbi di esistere. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sono ancora nello stesso campo? Lo saranno? Il mondo cambia e le granitiche certezze di ieri sono le lacerazione di oggi. Zaccheo vorrebbe partire da dove aveva lasciato considerando Di Giorgi, il Commissario e Coletta incidenti di percorso. Dimentica che cadde non per mano “nemica”, ma per firme amiche dei moderati. Come se Cesare volesse fare il governo con Bruto.

Ma il nodo vero è che, comunque, Zaccheo ha gettato il sasso: ma nello stagno pare non esserci acqua. Ci sono autocandidature: Muzio, Cecere, Miele. Tra l’altro candidature pronte ad assumere la forma del recipiente che le accoglie, ma non c’è la destra e ancor meno il centrodestra.

Certo Coletta e il Pd dovrebbero dare “respiro” all’accordo facendone strategia politica, non emergenza elettorale. Ma ci vuole fantasia. Certo che il “fattore cocozza” (la pianta ha il fiore a tergo) conta tanto e gioca spudoratamente sul sindaco uscente. Va sottolineato che è cambiata la società cittadina, le condizioni politiche e sociali che portarono Finestra e la destra a vincere non ci sono più. Le partite Iva sparite, la destra da antagonista è fuori dal giuoco è nel gioco, la nostalgia democristiana ha sostituito la negazione democristiana. Forse Coletta interpreta una piccola borghesia impiegatizia, la pacatezza contadina, la città delle sicurezze statali. La destra non trova candidati perchè non ha il mondo dove trovarli. Forse.