Latina in giallo e la gente si riprende la piazza del sabato

Sì, questa sera è festa grande,

Noi scendiamo in pista subito

E se vuoi divertirti vieni qua,

Ti terremo fra di noi e ballerai…

Finché vedrai

Sventolar bandiera gialla

Tu saprai che qui si balla

Ed il tempo volerà…

Gianni Pettenati, Bandiera gialla

Dio mio che confusione, dio mio quanta gente e i ragazzi e i cani e il rumore di umano. Latina è bella quando non è i suoi muri ma la sua gente. E’ il primo sabato in giallo da tanto tempo per il tempo che il covid ci ha rubato, e la vita torna come indifferente a tanti drammi che sono diventati familiari a ciascuno e a tutti.

I portici sono pieni come a Bologna, le strade sono pieni come via del Corso a Roma, e la piazza è piazza Duomo a Milano. Va be, non fateci caso… in piccolo. Ma abbiamo tutti voglia ri vivere, di uscire, di sentire il rumore che fanno le chiacchiere, i passi quando sono anche quelle degli altri. I banconi dei bar si riempiono di bicchieri di vini frizzanti già bevuti, di Campari consumati e torna l’odore del caffè. Le vetrine si riscoprono vanitose nella loro luce, ragazze sfrontate vanno a gruppi, donne eleganti camminano per se. Uomini distratti cercano di capire dove va a finire questo sabato che pare quasi normale, quasi da vita regolare. I commercianti fanno i saggi, gli amici che si incontrano per caso sono soste di piacere dopo solitudini non sincere. La bandiera sventola si un vento che domani farà brutto tempo, ma ora che fa è tempo buono. I ragazzi passano con macchine da fumetti e musiche troppo melodiche per tempi che restano rock, o per rapper con sfondo sempre uguale in questa vita che non lo è mai.

Eccole le ragazzine che si fanno selfie per dirsi quanto sono ingenuamente belle e tutto si fa recita ingenua, meno quando a passare è la consapevolezza del tempo e l’eleganza si fa sottile.

Un sabato in giallo, e chi lo avrebbe mai detto che anche questo era una conquista e nulla è più scontato.