Racconti nel covid/ Il ricordo di Sandro Bartolomeo per la sua levatrice: Maria Satirio. Onore alle levatrici

Racconti nel covid/ Il ricordo di Sandro Bartolomeo per la sua levatrice: Maria Satirio. Onore alle levatrici

8 Febbraio 2021 0 Di Lidano Grassucci
Mi imbatto, in questa macchina infernale che trita ogni cosa in un eccesso di cose che è Fb, in una “notizia” che mi cambia l’umore. E’ di un uomo che non è certo tenero, o che ha vissuto senza emozioni, ma qui si fa incredibile e il suo gesto diventa un gesto generoso che pare incredibile in queste tempi avari di emozioni e eccessivi in egoistiche paure. Lui è Sandro Bartolomeo, più volte sindaco di Formia, un leader di riferimento della sinistra di questa provincia, un pioniere nella neuropsichiatria infantile nel territorio. Un uomo che ha scelto, che ha vissuto, che ha cambiato le cose e lui scrive queste parole per un ricordo:
MARIA SATIRIO , una LEVATRICE che ha fatto nascere tanti di noi prima che ci fosse l’Ospedale , ci ha lasciato a 104 anni. Insieme a mio fratello , vogliamo ringraziarla ora per allora , ricordando i racconti di nostra madre sulla sua bravura nell’’assistere le partorienti a casa.
Sandro Bartolomeo ha voluto salutare una donna che ha aiutato centinaia di donne ad essere madre e tanti bambini a giocarsi la partita della vita. Maria è stata generosa con la vita e la vita lo è stata con lei nei 104 anni di vita ed ora in questo tenero ricordo. Le levatrici sono l’altra faccia di ogni pandemia, perché alla paura della fine collettiva loro aiutano la vita una alla volta. Il ricordo mi è parso tenero, e mi sono venute alla testa le telefonate dell’anno scorso di questi tempi con Sabrina Pistilli la capoasala del Goretti che mi aiutava a contare i bimbi nati quando cominciavano i bollettini dei drammi del covid.
Donne che sono eccezionali, che si mettono lì a dire il primo benvenuto ad ogni bambino. E l’idea di loro è della bellezza che descrive Tina Pica in “Pane amore e fantasia” nel descrivere la levatrice del paese “due cosce… due colonne”. Il primo benvenuto è per sempre e anche uomini fatti ricordiamo “i racconti di nostra madre”, come dice Sandro Bartolomeo.
Nella foto Marisa Merlini la levatrice con De Sica in Pane, amore e fantasia