A Latina il giallo della nave che andava per mare. Mo pure le navi navigano? Allora gli uccelli volano
15 Febbraio 2021Me ne andavo al mattino a spigolare
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
era una barca che andava a vapore
Si non ci credeva nessuno al largo del mare di Latina ieri hanno avvistato una barca in mezzo al mare. Mistero profondo e tutti gli astanti a domandarsi: ma che ci fa una nave per mare. Sulla spiaggia un brusio, uno informato, ha cercato di dare l’informazione giusta: quella nave aveva sbagliato tutto invece di imboccare il casello di Valmontone, ha impegnato largo Rio Martino. Un errore del sistema satellitare che ha fatto il miracolo di mandar per mare una nave.
Il mistero era fittissimo, nessuno riusciva di spiegare una nave che va per mare che, addirittura naviga e non teme l’umidità.
E’ intervenuto su Fb anche il solerte assessore ai trasporti, Dario Bellini, detto Filmino Cicletta, che ha rassicurato tutti riportando un articolo de Il Riformista in cui si spiega bene che le navi possono andare anche in acqua e galleggiano, come le papere.
I cittadini di Latina, noi cittadini di Latina, non abbiamo piede marino ma capiamo di suv, di motociclette e affini, io personalmente anche di muli, e abbiamo capito subito che quello che si vedeva a largo era il nuovo Posche Cayenne, un veicolo grusso e cazzaccio, inutile quanto una sciarpa all’equatore, o un frigo in Antartide.
Sta di fatto che è tutto vero a Latina hanno visto una nave in mezzo al mare, l’hanno vista pure navigare. Cose che solo qui possono capitare.
A proposito il verso di apertura dell’articolo è di Luigi Mercantini, La spigolatrice di Sapri. Una poesia del 1858 che parla di un tal Pisacane che ardimentoso sulla sua nave passo di qui e andò a Ponza per fare l’Italia. Pare che pure allora le navi navigassero, e da Gaeta uno che si chiamava Caboto fece rotta per il Canadà, anche ai tempi suoi le navi navigavano.
Possibile che a noi a Latina non ci avverte un cazzo di nessuno su tutte ste novità: le navi che navigano, vallo a immaginà.
Foto concessa da Latina Tu che ringraziamo