Imo Galanti: l’uomo che ha seminato Latina nuova. Oggi festeggia i 100 anni

Imo Galanti: l’uomo che ha seminato Latina nuova. Oggi festeggia i 100 anni

24 Febbraio 2021 0 Di Lidano Grassucci

“Va da Imo Galanti a Latina e prendi mezzo quintale di spezzato numero 3”. L’ordine me lo diede mia madre e per “risolverlo” dovevo andarci in auto, la mia R4, con la patente nuova di zecca. Era il mio primo viaggio con trasporto e non da diporto. Sapevo dove era il negozio, via Lago Ascianghi a Latina. Sapevo che con l’auto per caricare il mezzo quintale di granoturco tritato dovevo entrare dai lati dietro il negozio, lì gli operai lo avrebbero caricato. Il negozio odorava di quell’odore che fanno i mangimi, dolciastro, e davanti al bancone le buste con i semi da piantare. Zio Beppi ci aveva anche comperato il suo magnifico trattore un Massey Ferguson Rosso, zio era un poco fanatico e comperava tutto un poco sovradimensionato. Galanti era la parola con cui qui si diceva agricoltura, dava prodotti, servizi, era figo e moderno quelli del Consorzio Agrario erano “meno nobili”. Era competitivo nei prezzi, era comodo perché era roba da cispadani veri. Vedevo, da ragazzo Imo Galanti in negozio, ma era come un mito, come una storia che camminava. I contadini tutti parlavano di lui con riverenza, rispetto. Latina si stava facendo industriale ma in via Largo Ascianghi parlavano contadini fatti e i non esperti erano trattati come in Harry Potter trattavano i babbani, i non maghi.

L’odore dei mangimi lo porto ancora dentro, va da se che compii con successo l’operazione “spezzato numero tre” con un sacco a tre strati di carta chiuso da un filo bianco che per aprire dovevi staccarlo.

Imo Galanti ha 100 anni oggi, non sono i suoi cento anni a significare e lui li ha vissuti tutti, ma quello che lui ha fatto, era sempre primo: primo a fare servizi agli agricoltori, primo a fare mangimi, primo nelle sementi, primo negli utensili. Latina era una lavagna senza scritte lui, Imo inizio il nostro romanzo senza retoriche inutili perché le comunità non sono 4 canali e qualche muro, ma il lavoro che trasforma il mondo. Lui è questo, lui è “anima Latina”, lui è Latina.

Il circolo cittadino lo ricorda con una targa, io ho voluto solo aggiungere il senso di un viaggio, un viaggio di 4 chilometri che decretò il mio passaggio da ragazzo spensierato a uomo responsabile e la patente me l’ha data Imo Galanti

CHI E’ IMO GALANTI

Imo Galanti Nato ad Argenta (Ferrara) il 25 febbraio 1921. Da piccolo venuto a Latina dove ha iniziato a lavorare, come elettricista, all’età di 14 anni. Ha costituito la sua azienda dando lavoro a tante persone di Latina e dei suoi borghi. Attualmente lavorano per lui 38 dipendenti. Ha 2 figli Sandro e Dario 3 nipoti e 2 pronipoti, quindi 4 generazioni che lavorano in azienda.

Ha donato al Comune di Latina la statua del seminatore che sta davanti al tribunale. Quando l’hanno posata lui  Non è stato nemmeno invitato.

LE PAROLE DI ALFREDO DE SANTIS PRESIDENTE DEL CIRCOLO CITTADINO

“Uno sguardo così limpido – dice di lui Alfredo De Santis, presidente del circolo cittadini di cui Galanti è presidente onorario – e un viso così pulito e onesto, possono averlo solo le persone che hanno attraversato un tempo così lungo. Il traguardo del secolo di vita di Imo Galanti non è solo il traguardo di un uomo forte e valoroso, ma è il traguardo di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averlo accanto!”