Latina: la crisi del centrodestra che non sceglie i candidati ma prende quelli che ci sono

Latina: la crisi del centrodestra che non sceglie i candidati ma prende quelli che ci sono

26 Febbraio 2021 0 Di Lidano Grassucci

La crisi del centrodestra pontino non è evidente, è inquietante. I leader di questa che “era”, “è”, un fronte politico in realtà non si parlano propri. Durigon, Fazzone, Calvi, Calandrini, Tiero, Procaccini sono condomini di un plesso dove ciascuno si sta facendo l’ingresso autonomo e l’ascensore personale con il risultato di un “palazzo brutto”.

La testimonianza di questo è l’intervista rilasciata da Armando Valiani, coordinatore cittadini della Lega, al Il Caffè. Lui elenza possibili candidati del centrodestra, una rosa di candidati. Peccato che non li hanno scelti loro ma è l’elenco di chi “ambisce” a fare il sindaco, non di chi sarebbe competitivo a vincere la battaglia  contro Coletta. Tranne Sandro Panigutti (direttore di Latina Oggi), a cui è stato chiesto ma in ordine sparso per gli altri si tratta di “desiderata personali” e non di “competitività” politica. Muzio, Cecere, Zaccheo e Miele si sentono sindaci in pectore, ma non sono frutto di scelte della coalizione.

Insomma il centrodestra non ha costruito una alternativa ed ora in zona Cesarini chiede volontari. Tra l’altro un fronte eterogeneo che non evidenzia neanche una ipotetica linea di discrimine. Como può essere indifferenze Zaccheo, già sindaco ed esponente storico della destra pontina, con Cecere segretario in carica della Cisl non è dato sapere. Come diversissimi sono i profili di Muzio e Miele, la prima cresciuta nelle associazioni, la seconda in consiglio comunale.

Il centrodestra è come il tipo che fa dal concessionario e chiede “qualcosa per muoversi” e non sa se farlo con l’Ape Piaggio o con la Bugatti, intanto guarda la Panda e il bus della Iveco. E alla domanda del venditore: ma lei cosa ci deve fare con questo mezzo? Si vede rispondere: “non  restare a piedi”.

Un suicidio politico. Ci sono rumors (chiacchiere) anche su Efrem Romagnoli, presidente dei commercialisti. Anche in questo caso parliamo di un candidato che non si capisce con che criterio scelto e sulla cui popolarità c’è una incognita grande come il Semprevisa. In genere, poi, chi fa pagare le tasse, come un commercialista, non è ben visto ad essere votato.

Il centrodestra si sta presentando agli esami di maturità senza essere mai andato a lezione, impreparato.

E Coletta? Gode godendosi l’effetto cocozza (nata col fiore in c…)

 

Nella foto Efrem Romagnoli