Latina: perché fare il sindaco non interessa più nella città da asporto

Latina: perché fare il sindaco non interessa più nella città da asporto

2 Marzo 2021 0 Di Lidano Grassucci

Hanno fatto come la Madonna pellegrina: hanno girato casa per casa. Tutti: dal Pd all’estrema destra. Niente, nisba, nulla non si trova uno che abbia una sua immagine, prestigio, considerazione collettiva disposto a candidarsi a sindaco contro Damiano Coletta. L’ultimo il “gran rifiuto” da Alessandro Panigutti, direttore di Latina Oggi, su queste colonne.

Perché? Perché la politica ha perso fascino diventando una branchi dell’amministrazione, chi va a fare politica non incide sulla vita concreta delle persone ma deve evitare aggressioni giudiziarie (dalla giustizia penale a quella contabile), deve passare la gogna mediatica del giornalismo complottista e sociologico spesso distante dalla verità: insomma si sputtana e rischia. Poi, per fare la campagna elettorale ci vogliono denari che, oltre a non esserci, non rientreranno mai.

Non ci sono “ideali” per cui lottare, tribolati da emancipare, libertà da difendere, nazioni da edificare ma licenze da negare e migliaia di no da ribadire.

Quindi? Resto a casa, mi faccio i casi miei. Per esistere gente che aspiri a diventare sindaco occorre che ci sia una idea di “comune”, di stare insieme. Cosa che non è, meglio lasciar stare, stare a guardare. Non si trovano candidati, ma abbiamo anche sempre meno elettori, sempre meno lettori di politica. Fateci caso non si edificano più piazze ma piste ciclabili, le prime hanno il presupposto di gente che sta a conversare, che scambia, le seconde hanno gente di corsa che si incrocia ma non si ferma, non scambia, scappa dall’altro.

La pandemia ci ha donato termini di uno nuovo come “l’asporto”. Siamo diventati una città d’asporto con una politica da asporto.

E gli “autocandidati”? Sono come quelli che si fanno il mastino napoletano pensando al cucciolo che è, ignorando che sarà un grande e maestoso cane bisognoso di un grande padrone, insomma ignorano, ignari

Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno (La passione secondo Luca. Lc 23, 34)

 

Nella copertina un dipinto di Edward Hopper