Roccagorga torna libera ed è una speranza anche per noi che “parenti siamo un po’ di quella gente che c’è lì”
7 Marzo 2021Domani Roccagorga sarò “libera”, domani quel posto dove sono tutti anarchici dentro torna ad essere se stessa dopo che il male l’aveva resa come un gatto in gabbia.
Eppur parenti siamo in po’
Di quella gente che c’è lì
Che come noi è forse un po’ selvatica ma
(Genova per noi, Paolo Conte)
Domani i nostri parenti di Roccagorga usciranno da una pagina buia di una storia che sta “in faccia al sole”, abbarbicata e stretta come abbracciata. Roccagorga è un posto dove lo spirito è come questa fioritura di marzo, pare non avere il punto di approdo ma conquista ogni grigio.
La paura viene, ha forme strane: forme di fucili di guardie, fame di un mondo infame, bombe e esseri piccoli piccoli che non li vedi. Ma? Ma c’è uno strano spirito, come un folletto, di questi monti che ti dice “resisti”, anche il “tribolato” può sperare, può uscire vincitore quando ogni cosa lo dava per vinto.
Roccagorga da domani non è zona rossa, ma torna rossa del suo orgoglio e anche questa è una pagina della sua storia. La strada per il mondo domani sarà aperta e ripartiranno le braccia, le membra, le speranze per continuare, caparbiamente, a vivere in queste montagne così sole, così dure, ma dove siamo nati noi.
Qui può venire virus e morte, soldati del Re o dei preti, padroni ladro, ci lavoreranno ai fianchi, qualcuno tradirà ma poi uno di noi uscirà ridendo e ribadendo che restiamo e loro andranno via, via per sempre. Noi qui abbarbicati