Aspiro a fare il sindaco: “scanzateve, mo venco io”

Aspiro a fare il sindaco: “scanzateve, mo venco io”

9 Marzo 2021 0 Di Lidano Grassucci

Ad ogni elezione, o sua vigilia, c’è il candidato che si “sacrifica” per il bene comune. Uno che si “ripropone” come i peperoni al forno.

Come caratteristica ha sempre quella di sentirsi come Gesù nel tempio pronto a cacciare i mercanti.

Poi si sente così intelligente da non sapere niente e per questo ogni cosa per lui è nuova e di facile soluzione.

Si candida sempre a prescindere dai partiti, che sono partitocratici, dai cittadini che sono “cinematografici”, dalle evidenze che sono solo complotti di inetti.

Insomma prescinde perché è intelligente in esclusiva, interviene su tutto e sempre con fare sapiente.

Poi non si candida o se lo fa ci rimane male perché ha contato 100 mila preferenze e ne trova solo tre.

Una volta il conduttore di Tele Ciociaria, che si faceva in quattro per denunciare buche e incapacità degli amministratori presenti,si  candida direttamente, non lo voto’ per ( fortuna) neanche la moglie e alla fine della fiera tonato in tv senza essere diventato neanche consigliere di circoscrizione sbottò: “E basta, uno vi da, vi da e voi poi manco siete riconoscenti? Io vi lascio”.

Nessuno lo aveva chiamato e le sue dimissioni dalle sue presunzioni non fecero alcun rumore.

Capita.