Sezze che vorresti: siamo anche “paese che stai sulla collina” di Lilli Greco

Sezze che vorresti: siamo anche “paese che stai sulla collina” di Lilli Greco

22 Marzo 2021 0 Di Rita Berardi

Dedicato ai miei figli Marianna Di Meo “ninetta” Oussama Zoubbairi “ossemino”

 

E’ primavera e sono ancora in debito di un articolo con il direttore Lidano Grassucci sulla primavera a Sezze. Mi sono svegliata all’alba e ho guardato Sezze dall’altra parte da quella che, in tanti vedono e fotografano ogni giorno, da Monte Trevi. La guardo dalla parte che dalla Semprevisa si dirama giù a valle, diremo da dietro il “Cimitero” e come ormai, tutti fanno appena svegli, leggo i vari commenti e riflessioni su fb.

In uno leggo per caso che siamo addormentati, siamo felicemente addormentati. Non replico né sui cattivi, né sui buoni commenti, ma continuo a guardare il panorama con Sezze a sx, la Pianura al Centro, i Casali a dx con il monte dell’ Antignana, tutto illuminato dalle le luci che da lì a poco si spegneranno. Dalla finestra, con queste luci all’alba ancora buia sembra di stare a Los Angeles, ma sembra solo, perché siamo in un paese sulla collina, in provincia di Latina.

Mentre il paese si sveglia, quella parte di paese che studia, lavora, interagisce, riflette e pensa, mi torna in mente il ritornello di una vecchia canzone:” Paese mio che stai sulla Collina e un vecchio addormentato… e poi non ho tanta memoria sulle canzoni, ma agli addormentati e a quelli “svegli” ricordo solo che quella canzone la scrisse Lilli Greco, l’uomo che inventó il sound RCA. Se in America hanno avuto Phil Spector e in Inghilterra Steve Lillywhite, noi in Italia abbiamo avuto Lilli Greco.

Siamo stati addormentati nel vedere il male, ma altrettanto ciechi sul bene. Di quel bene, che Sezze nasconde ad ogni angolo, sembra che nessuno nè abbia memoria o voluto cogliere il ricordo, tantomeno un riconoscimento e divulgazione e mi fermo nel dire che tra “carne e ossa”, Sezze dette anche i natali a colui di cui Francesco De Gregori scrisse :”..

Lilli Greco non capisce ma che Dio lo benedica ho un bicchiere e una bistecca e mi diverto” (Marianna al bivio 1973). Diplomato al conservatorio del Santa Cecilia arrivò alla RCA nel 1954 e fece la fortuna di questa, perché da buon setino seppe unire la preparazione musicale al fiuto commerciale e a quello che anni dopo chiamano Serendipity (ma questa ve la spiego un’altro giorno) Per chi si è svegliato ora, Lilli Greco era Italo Nicola Greco nato a Sezze il 1 giugno 1934 in quel dei Colli frazione di Sezze, oggi purtroppo più famosa alla cronaca di quando venne inventato il sound che fece la fortuna delle canzoni negli anni 60 70, da Vianello a Endrigo prima che i Beatles utilizassero questa tecnica in “It Wan’t Be Long” con George Martin nel 1963.

Ps.C’era una volta RCA. 2007 di Maurizio Becket (per chi volesse svegliarsi e capire come nascono le cose belle)

Nella foto Lilli Greco con Francesco De Gregori (fonte wikipedia)