Questo tempo d’aprile tra un padre che sacrifica un figlio e una madre che gioca con la sua bimba

Questo tempo d’aprile tra un padre che sacrifica un figlio e una madre che gioca con la sua bimba

2 Aprile 2021 0 Di Lidano Grassucci

Non si può fare niente. Non c’è niente da fare. Per gli indaffarati di tempo ne rimane, per chi (come me) ha tempo perso perderlo in un obbligo è dolore fisico, negazione di una esistenza in cerca di quella cosa che a voi par nientte rispetto a danaro, prestigio, e prova muscolare che chiamiamo vita.

Oggi un padre fa uccidere suo figlio e non fa nulla per salvarlo, e la cosa non mi pare normale, sarà cosa divina ma non è cosa umana. Lo avrei salvato. Perchè nessuno è tutta l’umanità e ciascuno va salvato perchè è uno, nessuno sacrificato per tutti.

Non si può fare niente ma io ho visto gente che voleva respirare, lunga fuga verso il mare perchè quell’infinito liberava l’oppressione di non poter respirare. Quanto è bello questo gioco di blu che fa il mare con il cielo, non cambia colore ma tono. Non  cambiano i sapori ma si sentono mille odori.

Oggi è giorno strano, giorno che non può essere di festa, giorno di lutto, giorno che comunque esce brutto.

Ma ho il dovere del cercare il buono, di cercare di scoprire se c’è luce dentro tutta questa luce. Si parla,. oggi del figlio che implora il padre di rinunciare al suo disegno e io guardo una madre con una bambina che disegna sulla sabbia fantasia e mai rabbia. Se il creatore fosse la sua più bella creatura la donna nella sua perfezione altissima capace di generale. Oggi non ci sarebbe fine, sacrificio, ma gioia di nascere.

Non so se è eresia, se è paura, che paura ho e tutta mia. Ma se una madre ed una bimba sul mare si fossero messe a giocare e giocando ad imparare che non serve possedere, invidiare, ma giocare nell’amore che è imparare, avendo imparato da altra madre.

E’ aprile da poco, ci sono nato io e in questo tempo eccezionale è bellissimo lasciarsi andare.

 

Il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere.

Jose Mujica, presidente dell’Uruguay

 

Nella foto Klimt, madre e figlia