Addio ad aprile

Addio ad aprile

30 Aprile 2021 0 Di Lidano Grassucci

Aprile se ne va dolce, oggi mi saluta. Io lo ricambio con un venticello che pare accarezzare i bambini nelle biciclette con le rotelle, le donne nei passi sui corsi sempiterne belle, gli uomini nella loro illusione di essere maestà e sono soli tra i tanti.

Aprile se ne va dolce, madonna che cielo. Sarà che ci sono nato io. La tempesta del tempo malato c’è stata fino a ieri, domani è già maggio. Maggio col rigore del lavoro, con la bellezza delle rose, aprile con la sua libertà. il suo grano verde, quel Cristo che muore ma che poi risorge.

Eccomi a pensare con questa testa folle che si appresta a diventare l’attimo prossimo di un futuro che ormai è il mio presente per sempre. A aprile si presentano in fiore in quei campi che la nebbia mi aveva nascosto e il mare è ancora freddo ma si fa riscaldare dal sole di aprile.

Papaveri rossi in campi verdissimi e spuntano le fave.

Ora è così il saluto di aprile.  Aprile il venerdì di ogni estate, è aprile il tempo che tornano le formiche, le rondini mi sono amiche.

Ora dormo sarà ora, ciao aprile. La bambina con la bicicletta munita di rotelle stringe gli occhi per la brezza leggera, il bimbo corre più forte a favore di vento, la signora governa la gonna non senza vanità, il signore con il sigaro si da un aria da uomo antico e ai due ragazzi che escono per la prima volta nel volersi dare la mano e camminare lontano cade il gelato, lui ride imbarazzato, lei lo avrebbe baciato.

Addio ad aprile