Il valore del cibo e l’agricoltura biologica

Il valore del cibo e l’agricoltura biologica

18 Giugno 2021 0 Di Francesco Toldo

Il valore del cibo e l’agricoltura biologica

 

“Nel momento in cui stiamo per fare un acquisto l’unico indicatore di riferimento che teniamo a mente è il prezzo. A noi interessa solo quello, non sapere dove e come è fatto quel che mangiamo, non cosa contiene, non quanta strada ha percorso per arrivare fino a noi, non se dà da vivere al contadino che lo ha prodotto”.

Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, con  queste parole ci ricorda il valore che dobbiamo dare al cibo e in definitiva  a noi stessi, che di quel cibo ci nutriamo. In quest’ultimo periodo il consumo di cibo biologico e biodinamico è in crescita. Un trend che va avanti da anni.

L’AGRICOLTURA BIOLOGICA

É un sistema di produzione che rispetta la salute dell’uomo e dell’ambiente in tutte le sue fasi. Esclude qualsiasi prodotto chimico di sintesi e organismi geneticamente modificati, per conservare, migliorare il terreno e rispettare le forme di vita e la biodiversità.

Nell’agricoltura biologica riciclo e recupero sono i cardini ed è bandito l’uso di pesticidi, diserbanti, anticrittogamici e insetticidi di sintesi. Si usano concimi naturali: letame o compost organico. Gli alimenti biologici si definiscono tali perché derivati da questi metodi naturali secondo quanto stabilisce il regolamento CEE 2092/91.

DIFFERENZE TRA AGRICOLTURA BIOLOGICA E BIODINAMICA

Il metodo di coltivazione biologica si differenzia da quello biodinamico in base alle tecniche di coltivazione: antiche come il “sovescio”, ovvero sotterrare dopo la raccolta piante che arricchiscano il terreno; oppure l’utilizzo di estratti di piante officinali come insetticidi vegetali.

La coltivazione biodinamica

La biodinamica sposa molti principi della biologica: no a fertilizzanti e pesticidi di origine chimica, ma si differenzia per l’uso di preparati particolari a base di erbe e minerali da irrorare sulle piante. Segue poi i cicli lunari sia per la semina che per i lavori nei campi. Non è soltanto un metodo, ma un vero e proprio modo di vivere: si basa sulla ricerca di Rudolf Steiner (1861-1925), teosofo tedesco.

IL LAZIO

Nella nostra regione il biologico è in crescita: siamo al terzo posto in Italia per incidenza della superficie biologica sul totale con il 23,2%, al quinto posto per estensione delle superfici bio e al settimo posto per numero di operatori: 5.000 aziende pari al 6,35% del totale nazionale (dati ARSIAL, Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio). Inoltre, mercoledì 16 giugno 2021 si è insediato il Tavolo del biologico, presso l’Assessorato Agricoltura, Foreste, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Pari opportunità della Regione Lazio,istituito lo scorso febbraio, dopo un confronto con il territorio. Sarà coordinato dalla Direzione regionale per affrontare i temi di interesse con le associazioni di categoria, le associazioni degli organismi di controllo e dei produttori. In provincia di Latina ci sono aziende d’eccellenza che hanno fatto questa scelta, dal settore enogastronomico a quello oleario, passando per l’ortofrutticolo.

 

Per saperne di più: info@greenfeeling.it