Pd pontino “malato” e la medicina della storia

Pd pontino “malato” e la medicina della storia

20 Luglio 2021 0 Di Lidano Grassucci

“Noi, noi siamo comunisti, non possiamo andare contro il partito, ci hanno insegnato così”. Era la vigilia di un referendum sulla riforma della costituzione, quello di Renzi, i dirigenti comunisti lepini discutevano, non erano d’accordo. Ma alla mia osservazione “beh, dissentite” mi risposero così. C’era Titta Giorgi, Lelio Grassucci e…

Il partito non è un tram che si prende fino alla fermata che interessa, è un viaggio che si sceglie di fare insieme per arrivare tutti insieme.

Scrivo questo a latere del confronto dentro il Partito democratico di Latina, partito in una fase non difficile ma drammatica, un partito dove ora (e non quando era facile) bisognerebbe stare dentro avendo la forza di farsi parte degli errori per non ripeterli e non alienarli e quindi prepararsi a rifarli.

Esistono colpe personali, e si risponde alla giustizia degli uomini, ma in un “partito rivoluzionario” c’è sempre bisogno di “riflessioni collettive”. Necessita un noi “responsabile” e non un “io che fugge”.

Se hai un problema prendi un cacciavite e lo risolvi non ti balocchi sulla genesi dell’errore, non serve.

A Latina ciascuno ha “vendette” da consumare, ha “odio” da mostrare, ma a cosa serve. Chi è andato via deve trovare ponti d’oro, tanto sarebbe andato via, chi resta deve avere la pazienza descritta da Riccardo Lombardi: Noi socialisti siamo costretti a vivere in una casa che non ci piace, ma senza saremmo alla mercé delle intemperie. Dobbiamo, con intelligenza, cambiare mattone dopo mattone fino a quando della vecchia casa non rimarrà neanche un mattone”.

Costanza riformista che chi è socialista, di sinistra, comprende ha nel dna: nel partito ci possono essere ragioni e torti, fuori solo torti, perché non si deve pensare al prossimo assessore ma alla vita cambiata all’ultimo degli ultimi.

La risposta sta nelle radici, non nelle foglie.

Mi scuserete ma ogni tanto mi piglia quella passione per il sol dell’avvenire: ogni uomo ha in vizio che lo farà cadere (Francesco De Gregori)

 

Nella foto: Riccardo Lombardi il riferimento dei socialisti italiani